di Andrea Scopetti – Segretario del Partito Democratico di Orvieto
Ci sono momenti nella storia in cui le scelte si sono rivelate determinanti per il corso delle cose. Ci sono momenti in cui una cosa non vale l’altra e momenti in cui una civiltà si mette in discussione.
Le elezioni politiche del 24 e 25 febbraio prossimi sono uno di questi momenti. Dall’esito di questo confronto elettorale si potrà tracciare il solco dove poi la nostra vita e quella dei nostri figli scorrerà per molti anni e non sarà facile eventualmente tornare indietro. Non è tutto uguale. Non sono uguali i programmi elettorali, non sono uguali i candidati, non sono uguali i metodi di selezione.
Il nostro progetto per una società di pace, di libertà, di uguaglianza, di laicità, di giustizia, di progresso e di solidarietà non è uguale a quello degli altri.
Il Partito Democratico è fondato su solide basi di democrazia e su una profonda convinzione del rispetto del bene comune e quanti non hanno rispettato questi principi sono stati messi alla porta. La possibilità di scegliere i candidati con le primarie, l’organizzazione su base elettiva dei rappresentanti locali, la dialettica e il confronto interno sono una ricchezza dal valore inestimabile che non ha uguali nelle altre forze politiche.
Ci accingiamo domenica e lunedì prossimi a scegliere il destino di una generazione o forse di più generazioni.
Votare per il Partito Democratico significa stare dalla parte delle riforme, dello stato sociale, del diritto, della democrazia costituzionale, di un’Italia giusta. Significa scegliere un’ipotesi di stabilità di governo, l’unica che possa consentire la ripresa economica e morale del nostro Paese.
Abbiamo vissuto a livello nazionale numerosi anni di governo della destra e a livello locale stiamo sperimentando il rinnovamento e metodo del PdL, con forti analogie tra la situazione nazionale e quella locale. Abbiamo visto smantellare lo stato sociale come abbiamo visto distruggere gli elementi dell’identità culturale della nostra Città, come una specie di furia iconoclasta che aveva come unico obiettivo quello di cancellare il passato senza una visione del futuro. Con la supponenza dei conquistatori abbiamo visto minacciata la certezza del diritto per la difesa degli interessi di pochi come abbiamo visto violare ripetutamente le regole del funzionamento degli organi collegiali.
Alla crisi economica del Paese si accompagna nel nostro territorio la mancanza di prospettive e di sviluppo, a causa di una politica miope e asfittica, che ci ha fatto perdere, forse definitivamente, il Tribunale, che ci ha relegato ad un ruolo marginale nella Regione, che non ha sviluppato le potenzialità dell’Ospedale, la capacità turistica del territorio, i numerosi asset di cui la Città dispone.
Abbiamo bisogno di dare stabilità al governo nazionale e di fermare la deriva locale.
Per tutto questo vi invito a votare per il Partito Democratico. Vi invito a farlo per il futuro del Paese e del nostro territorio, dalla cui forza politica dipenderà il proprio destino.