di Andrea Scopetti, segretario del Partito Democratico di Orvieto
Gli orvietani si sono dimostrati elettori maturi, gli italiani meno. La percentuale di affluenza alle urne, oltre l’80%, è stata ad Orvieto di gran lunga al di sopra della media nazionale (75 %) e anche della media regionale (79 %). Ad Orvieto gli elettori appartenenti ai tradizionali schieramenti del bipolarismo hanno saputo distinguere tra le promesse fatte per due decenni e mai mantenute e un programma di governo serio e sostenibile; tra il PDL di Silvio Berlusconi, una macchietta a livello internazionale, e il Partito Democratico, fatto di uomini e donne che con il loro impegno personale e con sacrificio quotidiano danno credibilità al Paese. Il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo ha confermato le premesse: è partito dall’antipolitica, si è nutrito del grido della gente ormai stufa della casta contornata da nani e ballerine, si è proposto come alternativa. È stato lo sfogo, la rabbia di vedere una classe politica arrogante e impunita che si connota per incapacità e illegalità. Ma al momento è il grido della malattia, non ancora quello della cura. Se c’è stato il fenomeno di Beppe Grillo non è a causa nostra. Avremmo potuto fare meglio ma non ne siamo la ragione giustificativa. Noi non abbiamo fatto leggi ad personam, non abbiamo mai minacciato lo stato di diritto, non abbiamo calpestato la carta costituzionale, non abbiamo attaccato la magistratura; noi non abbiamo mai avuto problemi di credibilità a livello internazionale. Noi non abbiamo avuto bisogno di fare il vademecum del candidato per dire che i transfughi sono fuori dal partito, noi ce li abbiamo messi fuori e lì restano, punto e basta, e non li chiamiamo responsabili. Ad Orvieto il Partito Democratico si conferma la prima forza politica. È un partito organizzato su base democratica, sceglie i propri candidati con le primarie e i propri organismi dirigenti con lo strumento delle elezioni interne. Il PDL invece è stato spazzato via, confinato al 17%. L’esperienza fallimentare dell’amministrazione locale di Toni Concina ad Orvieto non ha certo reso un favore a Berlusconi, che pure se lo sarebbe meritato, tanto si era speso nei confronti del nostro Sindaco proponendogli tra l’altro la candidatura a Governatore della Regione dell’Umbria. Ad Orvieto il Partito Democratico ha avuto risultati più che soddisfacenti rispetto alla media regionale e provinciale, ma va tenuto conto dell’eccellente risultato elettorale del Movimento 5 Stelle. Se, come noi immaginiamo e ci auspichiamo che sia, trasformeranno la protesta in proposta sarà un valore aggiunto per il nostro territorio.