di Nello Riscaldati
Estratta l’ultima scheda dall’ultima urna tutti si trovarono d’accordo nel dire che sarebbe potuta andare peggio ma che sarebbe potuta andare anche tanto meglio. Ma il popolo sovrano si era espresso così e la sua volontà andava rispettata da tutti, dal magnate in Ferrari, giù giù fino all’ultimo operaio che per andare a lavorare dispone di una Panda vecchia maniera e di cinque euro per la benzina.
Frotte di grandi giornalisti ipotizzarono governi provvisori, balneari, d’emergenza nazionale, di salute pubblica, di benevola astensione o di grossa coalizione percorrendo al bisogno i vecchi tracciati delle convergenze parallele, che tanto stavano lì e non venivano più utilizzate dai tempi di Moro e di Fanfani.
E che ci vuole, basta mettersi d’accordo, votare una nuova legge elettorale, una sulla riduzione del costo della politica, una sulla corruzione, una sul conflitto di interessi e tornare alle urne. E dov’è il problema,…?!
Detto così è un po’ come quello che succede nel gioco delle carte quando qualcuno propone di “mandare al monte”, di rimischiare tutto, magari di prendere un mazzo nuovo e di giocare un’altra partita sperando che gli vada meglio.
La verità è che buttare giù un’annotazione originale su queste elezioni d’inverno è pressoché impossibile. Già prima della mezzanotte era stato detto e scritto tutto. Gli esperti del ramo si erano mangiati l’argomento in poche ore tanto che i commenti del giorno dopo risultavano tutti abbastanza digeriti.
Posso però riferire di una famiglia orvietana numerosa e di vecchio ceppo comunista che dai nonni ai nipoti hanno tutti votato 5 stelle. Non è una notizia,…?! Però se la moltiplichiamo per qualche milione diventa notizia. Tanto che il Comico irrompe in Parlamento alla testa di torme di senatori e deputati che non vogliono essere chiamati “onorevoli”. E questa è una grande notizia.
Andiamo avanti. Io trovo davvero infelice chi, in questi giorni, a cominciare dai tedeschi, sta usando il termine “comico” in senso dispregiativo volendo conferirgli a forza il significato di buffone. Noi sappiamo che i comici, i grandi comici, sono artisti molto seri e preparati. I buffoni sono forse più presenti tra i politici. Abbiamo inoltre avuto assicurazioni che i tedeschi non ridono mai.
Figuriamoci poi che cosa avrebbero detto se invece di essere un comico, fosse stato un Poeta o un suonatore di contrabbasso.
Sono arrivati i grillini,…?! Evviva,…! Speriamo che non sia una folata, ma una corrente continua d’aria fresca e che i nuovi arrivati non si ammalino di una delle tante malattie delle quali il Parlamento è un serbatorio permanente disponendo dei più elaborati terreni di coltura: dal cambio della giubba, all’assenza calcolata, alla finta malattia, al voto in vendita.
Le figure che finora ho visto di lato al comico mi sono sembrate persone serie e preparate e non dilettanti allo sbaraglio. Comunque li vedremo alla prova.
Lo tsunami è arrivato anche a Orvieto. Grande e impressionante tsunami. Ancora evviva! Mi auguro che sia qualcosa di più di una meteora, spero che attecchisca, metta radici e formuli proposte per il futuro governo della città.
Dovranno pur esservi tra noi figure preparate e capaci quanto meno all’altezza di quelle che attualmente fanno avanti e indietro per le scale, per le stanze e per le sale del Palazzo orvietano!
L’anno prossimo avremo le nostre elezioni. Auspico che aumenti l’ energia dello tsunami. La città la sua la sta perdendo da tempo.
In conclusione e per evitare di avvitarci su argomenti pallosi, annotiamo come al momento siamo senza Governo, senza Papa, qualcuno senza casa perché pignorata, molti senza lavoro, moltissimi senza una lira.
In cambio abbiamo Bersani senza una bussola, Berlusconi senza il sorpasso. Monti senza perché, siamo inoltre senza Di Pietro, senza Ingroia, senza Crosetto, senza Fini, senza Rutelli, senza Bocchino, ma con Casini ripescato. La provvidenza è davvero grande ma stavolta, forse, ha un pochino esagerato!
Ultimissima davvero. Siamo alla vigilia del Conclave: dissi la volta scorsa che per l’occasione Dio si tiene lontano dalle mura Vaticane. Lo Spirito Santo si troverebbe invece in incognito e a luci spente, posizionato in un orbita geostazionaria con le antenne puntate sulla Sistina. Però a luci spente. Qualcuno dice che lo fa per risparmiare la corrente, (si dice che anche in Cielo sarebbe stata decretata una spending-review), altri affermano che illuminerà la mente dei cardinali solo dopo che si sarà accertato che i medesimi sono portatori sani delle virtù dette appunto cardinali e cioe: la prudenza, la giustizia, la fortezza e la temperanza!
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-Ah! Gnente,..! M’hae detto ‘n gingillo, m’hae detto,…!-
(antica esclamazione suganese che si può anche abbreviare con -Ah! Simmae ‘n gingillo,…!)
In orvietano contemporaneo è sufficiente esclamare: “Me sà,..!”