Lo “stand” dell’Umbria, segnalato da due marcatori di cinque metri, che, con il “bollo rosso” simbolo unitario della campagna promozionale turistica, rifanno giocosamente il verso all’icona con cui “Google’s map” indica la “destinazione raggiunta”, è stato fra i più visitati fra quelli delle Regioni, ospitati nel “padiglione 3” dell’Italia all’edizione 2013 della “Borsa Italiana del Turismo”, in corso di svolgimento a Milano Fiere. Merito della nuova grafica accattivante, delle gigantografie suggestive di paesaggi e centri storici che lo delimitano e caratterizzano, che fanno da sfondo ad un vero olivo, simbolo dell’Umbria, sotto le cui fronde, punto focale dello “stand”, uno specialissimo bancone da bar ammanisce, grazie ad un nastro trasportatore, vaschette di “finger food” preparate dal contiguo spazio espositivo di “Eurochocolate”, con la collaborazione delle “Strade del Vino e dell’Olio”. Il successo di questa sorta di “lazy Suzie” meccanico a elettricità (un’idea che ricorda il tradizionale vassoio girevole dei “dim sum” cinesi) è stato, secondo gli organizzatori, “travolgente”. “L’Umbria – dicono – è una terra ospitale, e la nostra cultura dell’ospitalità quest’anno l’abbiamo dimostrata appieno. Il cibo e il vino sono un grande attrattore turistico, un mezzo di socialità antico, che da noi si sposa con i nuovi strumenti della comunicazione”.
Non solo infatti le “Apps”, le decine di applicazioni turistiche che ieri sono state presentate alla “Bit” in una conferenza-stampa, ma anche l’utilizzazione massiccia dei “social network”, Twitter e Facebook, sono gli elementi promozionali dominanti dell’Umbria alla “Bit” 2013. Le immagini, gli scatti, i commenti dei visitatori vengono continuamente postati, in una sorta di virtuoso circolo comunicativo che – si sottolinea – ha anche il vantaggio di costare poco.
“Credo che quest’anno si possa davvero parlare di un anno di svolta nella partecipazione dell’Umbria alla ‘Bit’ di Milano – dice Chiara Dall’Aglio di “Sviluppumbria”, che quest’anno, con la Regione Umbria, ha per la prima volta partecipato all’organizzazione e alla gestione dello “stand” -; abbiamo fatto un consistente sforzo di riorganizzazione della presenza umbra, puntando sulla semplicità, sull’efficacia e anche, last but not the least, sull’economicità dei nuovi mezzi di comunicazione”.
È cominciato un “nuovo corso”, dunque, per l’Umbria alla “Bit”? “Abbiamo comunque messo in campo innovazioni significative – dice Chiara Dall’Aglio -; e in tutto questo – aggiunge – dobbiamo sottolineare il positivo apporto di ‘Eurochocolate’, un esempio di come pubblico e privato – sottolinea – possano entrare in sinergia per migliorare l’efficacia della promozione turistica”.