di Massimo Gnagnarini
C’è una logica che lega tutte le teste mozzate degli assessori dimissionari e dimissionati ?
Siccome Orvieto è situata abbondantemente distante dal Borneo, madreterra di tutti i tagliatori di teste, possiamo senz’altro escludere ogni correlazione antropologica tra l’etnia Dayak , sublimi tagliatori di teste, e questa inedita maggioranza che da alcuni anni si tiene saldamente in pugno le sorti della nostra città cannibalizzando sia ex avversari, ma anche propri esponenti.
Dunque per trovarla, la logica, occorre indagare le relazioni umane e politiche dei nostri.
L’ultima testa mozzata custodiva il Brugiotti pensiero sull’urbanistica bollato come non più compatibile con quello del Sindaco e della sua maggioranza dal che, però, nascono spontanei i seguenti interrogativi:
Qual è il programma urbanistico della maggioranza ?
Qual è il programma dell’assessore dimissionato ?
Io credo che non esistano né l’uno né l’altro.
Forse esistono valutazioni diverse o diversamente interessate in merito a qualche pratica, ma dubito che questa amministrazione, così come si è andata formando, sia mai stata in grado di elaborare non dico una variante generale di PRG, ma nemmeno di annunciare una qualche linea guida o visione futura della città capace di innescare un processo decisionale e partecipativo.
Anche questa volta la scelta comunicativa di tenere un profilo basso nella polemica che inevitabilmente segue ogni testa tagliata non è dettata dalla tattica o dalla convenienza, ma più semplicemente e drammaticamente dal nulla che c’è dietro, dalla mancanza di ogni risultato e azione messa in campo.
Non lo scontro tra due differenti concezioni programmatiche, non la mediazione tra legittimi interessi privati e un’idea generale di città che inevitabilmente ne favorisce taluni e ne penalizza tal altri, qui c’è solo lo specchio del nulla che, infatti, non può che riflettere solo piccole meschinerie e diatribe interne agli Uffici urbanistici lasciati al proprio destino da una Politica che dovrebbe fornire gli input e che invece non c’è.
Qualche responsabilità è anche in capo alle forze di opposizione le quali dovrebbero sentire la responsabilità di riempire o quantomeno di darsi da fare per ridurre questo drammatico vuoto sui temi alti della città ancor prima di riproporsi per una non scontata ripresa della guida della città.
Finora, invece, ci si è concentrati a fare le pulci all’avversario a traino degli accadimenti e dei suoi incidenti di percorso con il risultato paradossale che, ad esempio, sugli affari urbanistici della città la maggioranza qualche mese fa chiese e ottenne l’istituzione di una commissione consiliare per indagare sulle pratiche urbanistiche del passato, mentre in questa occasione è possibile che l’opposizione, dopo l’allontanamento dell’assessore Brugiotti, sia tentata di chiedere e facilmente ottenere l’istituzione di un’altra commissione consiliare per indagare sulle pratiche più recenti.