Riceviamo dall’architetto Leonardo Brugiotti, ex assessore al Comune di Orvieto, e pubblichiamo.
Dopo avere attentamente letto le dichiarazioni del consigliere Olimpieri in merito al Centro Studi, mi corre l’obbligo di puntualizzare quanto segue:
- Ammiro la coerenza di Olimpieri, nel continuare a fare corposi proclami che esaltano la fattività e i buoni risultati della nostra amministrazione, senza per altro proporre nulla.
- E’ curioso leggere “ Con il massimo rispetto per questi Signori, occorre iniziare ad avere la consapevolezza che è finito il tempo di privatizzare gli utili e socializzare le perdite (specialmente se spetta sempre alle casse pubbliche con i soldi delle tasse dei cittadini) e poi pontificare su qualche “barzolo” di provincia ed ergersi a paladini dell’efficientismo e del libero mercato.”, quando lo stesso Olimpieri, nella sua “delega consiliare” alla viabilità e parcheggi è il paladino delle multe ad ogni costo e dei parcheggi a pagamento ad ogni costo; mi sembra che anche questo sia un sistema per mettere le mani nelle tasche dei cittadini senza nulla di propositivo.
- La conclusione della sua dissertazione è inquietante, Attendiamo che il Presidente di Confindustria Orvieto, il Presidente di Confesercenti Orvieto, il Presidente di Confcommercio Orvieto e il Presidente di AssoCommercio Orvieto rispondano con fatti concreti e mettano in azione le loro doti di imprenditori e commercianti: diano un contributo serio e facciano vedere alla politica (che tanto bistrattano) di cosa sono capaci; questa è secondo me una affermazione di incapacità a risolvere i problemi, trincerandosi dietro l’attesa che qualcuno lo faccia al posto della amministrazione, fornendo risposte.
4. Olimpieri ha ragione quando conferma la ormai incontrovertibile decozione della Fondazione Centro Studi, vero è che in tempi non lontani era stato indetto un consiglio comunale che ne doveva ratificare la chiusura; poi all’improvviso tutto è stato congelato senza alternative, con il risultato che attualmente l’amministrazione si trova sulle spalle una petizione con 3.000 firme che non potranno essere ignorate.
Detto questo, ricordo che in conferenza stampa, feci presente la grande occasione che si presentava ad Orvieto, con l’apertura di un Centro Pilota per lo Studio del Diritto di Famiglia; una iniziativa totalmente svincolata dalle questioni economiche e politiche relative alla fondazione C.S.C.O. una iniziativa pensata solamente per l’interesse pubblico e per il rilancio di Orvieto, fuori da ogni schema politico.
Si chiedeva di poter utilizzare il palazzo Simoncelli, attualmente occupato senza beneficio alcuno per la comunità, esclusivamente come il giusto contenitore per avviare un programma socio-economico che avrebbe portato sviluppo alla città. Le problematiche del C.S.C.O., possono essere risolte al di fuori della struttura, lasciandola intanto libera ad un utilizzo non finalizzato alla soluzione di diatribe politiche, ma ad un utilizzo produttivo.
L’iniziativa del Centro Pilota per il Diritto di Famiglia è tuttora viva; ed a dimostrazione di questo, di seguito allego per chiarezza di tutti ed anche di Olimpieri, la proposta completa, continuando però chiedermi perché sia stata ignorata dalla amministrazione e continui tuttora ad esserlo.
CENTRO PILOTA INTERNAZIONALE SUL DIRITTO DI FAMIGLIA
Con la seguente documentazione, si propone la istituzione di un centro pilota permanente sul diritto di famiglia, che consentirebbe quanto segue:
1 – La nostra città potrebbe entrare in rapporti di collaborazione con importanti Università nazionali ed internazionali, che consentirebbero importanti confronti in merito a questo delicato argomento, che rappresenta gran parte del futuro;
2 – Dal punto di vista economico questa iniziativa potrebbe rappresentare l’inizio di una forte ripresa, che coinvolgerebbe:
a) Il Centro Congressi;
b) Le attività ricettive;
c) L’economia in genere;
3 – Dal punto di vista Socio – Turistico, si otterrebbe una elevazione della qualità delle presenze e delle permanenze in Orvieto;
LE ATTIVITA’:
1 – Convegni nazionali ed internazionali;
2 – Corsi di formazione ed aggiornamento:
3 – Master Universitari;
COINVOLGIMENTI e DOCENZE:
– Psichiatria;
– Neuropsichiatria Infantile;
– Psichiatria Forense
– Psicologia;
– Psicologia Infantile;
– Sociologia;
– Mediazione Familiare;
– Pari Opportunità;
– Diritto di Famiglia;
– Tutela e Diritto dei Minori;
– Criminologia;
– Pedagogia;
– Tribunali Ordinari;
– Tribunali dei Minori;
– Magistratura ed Avvocatura
– Associazioni a tutela della Famiglia;
– Operatori Socio-Sanitari;
– CHIESA ed ASSOCIAZIONI CATTOLICHE
PROGETTO PER L’UTILIZZAZIONE DI PALAZZO SIMONCELLI
E DEL PALAZZO DEL CAPITANO DEL POPOLO IN ORVIETO
Il progetto è mirato ad attribuire alle prestigiose strutture resesi disponibili in Orvieto una funzione di altrettanto rilievo, allo stesso tempo scientificamente importante e socialmente utile, in modo che il Comune e il territorio possano averne il massimo ritorno in termini di visibilità e di rinomanza.
In tal senso si è ritenuto che rispondesse alla scopo la realizzazione di un “Centro permanente nazionale e internazionale sul diritto di famiglia e le problematiche correlate”. La tematica, difatti, riveste certamente vastissimo interesse, per la sempre maggiore ampiezza degli strati della popolazione italiana coinvolti in essa, con la conseguente elevata frazione di contenzioso che impegna i tribunali italiani e con la crescente tendenza ad individuare e utilizzare vie alternative alla soluzione dei conflitti familiari, come la mediazione in tale ambito. Ulteriore possibilità di utilizzazione delle risorse del Centro, d’altra parte, discende sicuramente dall’esigenza di giungere a breve termine alla specializzazione degli operatori del settore, esigenza sentita soprattutto in ambito giuridico.
Allo stesso tempo la progressiva globalizzazione e il vertiginoso incremento della mobilità e dell’interscambio transnazionale fanno supporre indilazionabile l’aggiornamento delle regole che disciplinano i rapporti tra membri della stesso gruppo familiare che vengano a trovarsi in stati diversi, così come l’elaborazione di una normativa il più possibile comune – quanto meno tra i cittadini di paesi che appartengano tutti all’Unione Europea. Non meno rilevante appare il problema del ricongiungimento tra membri della stessa famiglia, uno dei quali abbia preceduto gli altri nel cercare e ottenere occupazione all’estero, nel rispetto quanto meno dei diritti dei figli minorenni, così come riconosciuti dalla Convenzione fatta in New York il 20 novembre.1989, che l’Italia ha ratificato nel 1991.
Da quanto sopra premesso discende la seguente proposta operativa, che viene sottoposta al giudizio del Comune di Orvieto.
A TALE INIZIATIVA,HANNO GIÀ ADERITO I SEGUENTI SOGGETTI:
– Associazione Nazionale ” Crescere Insieme ” , presieduta dal Prof. Marino MAGLIETTA, estensore della nuova legge n. 54/2006 sull’affido condiviso; ( di seguito si può prendere visione della documentazione fornita e della lettera di adesione);
– Associazione A.D.R. Family, Organismo di Mediazione Nazionale (Aut. Min. Giustizia n. 407) ed Ente di formazione in Mediazione Civile e Commerciale. ( di seguito si può prendere visione della documentazione fornita e della lettera di adesione);
– Centro Studi e ricerche sul diritto di famiglia e dei minori diretto dall’Avvocato Matteo Santini. Tale Istituzione si avvale di un importante comitato scientifico ( di seguito si può prendere visione della documentazione fornita e della lettera di adesione);
– A.E.Me.F. Associazione Europea Mediatori Familiari, presieduta dalla Dott.ssa Gabriella Vigliar ( di seguito si può prendere visione della documentazione fornita e della lettera di adesione);