di Leonardo Brugiotti
Caro Claudio,
quando ho letto la Tua lettera dello scorso 7 febbraio, ad un primo momento di forte “disagio”, ho di seguito avuto un forte senso dubbio misto a stupore!
Infatti vorrei ricordarti che ai sensi dell’art. 41 “Competenze” dello Statuto del Comune di Orvieto:
“1. La giunta comunale collabora con il sindaco nell’attuazione degli indirizzi generali del consiglio ed opera attraverso deliberazioni collegiali in un ambito di competenza residuale rispetto al consiglio, al sindaco, al segretario generale e ai funzionari dirigenti.
2. Sono riservate alla giunta, fatte salve le competenze del consiglio, le deliberazioni connesse in modo imprescindibile a giudizi valutativi come:
a) gli incarichi a professionisti, consulenti e collaboratori per i quali non siano previste procedure di evidenza pubblica;
b) gli interventi a sollievo di stati di disagio straordinari e temporanei di persone e famiglie;
c) gli interventi a favore di associazioni e altre formazioni sociali per i quali non sono previste procedure di evidenza pubblica;
d) gli atti politici in genere.
3. E’ riservata alla giunta, nell’ambito dei lavori pubblici, l’approvazione dei progetti preliminari e definitivi.
4. Ai fini del rispetto del principio della semplificazione amministrativa, le deliberazioni della giunta assunte nell’area di propria competenza, quando comportino spese quantificate, comprendono l’assunzione dell’impegno di spesa, senza necessità di successiva determinazione dirigenziale, ma fatti salvi i pareri di regolarità tecnica e contabile.
5. Sempre ai fini del comma precedente, si prescinde dalla determinazione a contrattare, quando le deliberazioni della giunta, assunte nell’area di propria competenza, individuino il contraente e contengano gli altri elementi previsti dalla legge”.
La Giunta Comunale, e di conseguenza i suoi componenti, gli assessori, collaborano:
- con il Sindaco nell’attuazione degli indirizzi generali del consiglio attraverso le delibere in un ambito di competenza residuale rispetto al consiglio, al sindaco, al segretario generale e ai funzionari dirigenti;
- fatte salve le competenze del consiglio, delibera sugli atti gli atti politici in genere.
Quando ho letto: “sono assolutamente convinto, in tutta umiltà che, con la nostra presenza di tecnici, in questo momento di crisi generale, abbiamo limitato i danni che avrebbe potuto subito questa città”.
Ho pensato: vuoi vedere che anche Claudio mette in dubbio l’operato del Dirigente? Ho collegato e di conseguenza ho compreso cosa ci voleva far capire il Responsabile dell’Ufficio Programmazione Urbanistica, quando con nota Prot. 38650 dell’11 dicembre 2012, inviata al Segretario Comunale e Direttore Generale, Al Dirigente del Settore Urbanistica, e per conoscenza al Sindaco, al sottoscritto e a te, faceva presente che:
“Eventuali vizi procedurali, di questa o di altre istanze presentate e non direttamente gestite dall’ufficio, sono da imputare ad altri uffici o persone, questo perché ultimamente è sempre più diffusa l’abitudine di interpretare liberamente il nostro assetto istituzionale, costruito sul modello razionale comprensivo e in cui ci deve essere una netta separazione tra i compiti dei politici da quelli degli amministratori, evitando le ingerenze dei primi nelle azioni e dei secondi nella determinazione degli obiettivi”.
Con quella nota, il Funzionario, voleva farci partecipi delle Tue continue ingerenze nei procedimenti, negli atti tecnici, nelle azioni, tra l’altro di uno dei miei settori più importanti, quale era quello della Programmazione Ubanistica.
Non trovo molto corretta la tua affermazione, dove dichiari: “la perimetrazione delle aree boschive sul c.d. terzo calanco, dove avevo operato sin dall’inizio del mio insediamento, dimenticando di dire che tale azione, condotta dal tuo Assessorato, è stata impugnata dalla SAO presso il tribunale di Perugia, ritenendola non legittima (mancanza di VAS)”.
Per il resto, non capisco perché ometti, ritengo volutamente al solo fine mi sembra di denigrare me ed il Responsabile dell’Ufficio Programmazione Urbanistica, di dire che il primo ricorso della S.A.O (Servizi Ambientali Orvieto S.p.A. ), è del 24 gennaio 2012 (acquisito agli atti del comune con Prot. n. 2607), ed ha impugnato la delibera di C.C. n. 113 del 07 novembre 2011 con la quale erano state approvate le controdeduzioni alle osservazioni della variante al “PRG. S. (Piano Regolatore Generale Parte Strutturale), PRG. O. (Piano Regolatore Generale Parte Operativa) – Variante parziale ai sensi dell’art. 67, comma 4 L.R. n. 11/05 per la modica di alcune zone urbanistiche – Modifiche necessarie per rendere queste zone coerenti alla nuova perimetrazione delle aree boscate, contestualmente approvate.
Delibera, con la quale a seguito dell’attestazione della allora Comunità Montana, circa 15.000 mq. all’interno del terzo calanco sono stati stralciati dalla zona “F”, e perimetrati come bosco.
Solo dopo la Conferenza Istituzionale che si è svolta il 22 marzo 2012, e all’adeguamento della variante alle prescrizioni dettate in quella sede, e approvate dalla stessa Provincia di Terni, la S.A.O (Servizi Ambientali Orvieto S.p.A. ), ha proposto ricorso presso il TAR. dell’Umbria, per motivi aggiunti.
Ti ricordo che ai sensi del comma 1 dell’art. 3 (Ambito di applicazione), del Titolo II Valutazione Ambientale Strategica (VAS) della L.R. 16 febbraio 2010, n. 12. “Norme di riordino e semplificazione in materia di valutazione ambientale strategica e valutazione di impatto ambientale, in attuazione dell’articolo 35 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 (Norme in materia ambientale) e successive modificazioni ed integrazioni”: “la valutazione riguarda i piani o programmi che possono avere impatti significativi sull’ambiente e sul patrimonio culturale”.
Come ben sai con la variante in questione sono state stralciate:
- 30.382 mq. di zona “A”;
- 15.382 mq. di zona “B”;
- 16.468 mq. di zona “C”;
- 37.370 mq. di zona “F”;
- 21.969 mq. di zona “S”;
- 10.276 mq. di zona a “Verde Privato”;
mi spieghi come può avere “impatti significativi sull’ambiente e sul patrimonio culturale”, una variante che stralcia oltre 13 ettari di previsioni? Io ritengo che non possa avere che effetti positivi.
Mi dispiace che anche tu come il consigliere Giorgio Pizzo, dimostriate una netta mancanza di stima e di rispetto nei confronti dei tecnici del comune di Orvieto!
Non capisco (a proposito di ingerenze con le deleghe di altri assessori) cosa centri tu con la: “individuazione ulteriori aree e siti non idonei all’installazione di Impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili di cui all’artico 7, ai sensi del comma 3 dell’art. 12 “Norme Transitorie e Finali””. Vero è che la proposta di delibera è dell’ufficio P.R.G.
Il documento istruttorio è redatto il 12 ottobre 2011 dal Responsabile dell’Ufficio Urbanistica, con il quale propone l’approvazione delle tavole n.1 e n.2 (individuazione fondiaria) aventi ad oggetto “Individuazione ulteriori aree e siti non idonei all’installazione di impianti di produzioni di energia da fonti rinnovabili di cui all’articolo 7, ai sensi del comma 3 dell’art. 12 “Norme transitorie e finali””, RR 29 luglio 2011 n. 7 avente ad oggetto “Disciplina regionale per l’installazione di impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, così come elaborata e proposta dall’Ufficio PRG del Comune di Orvieto”.
Per quanto riguarda la tua osservazione in merito alle mie linee guida sul PRG, dove mancherebbero riferimenti alla recente alluvione, vorrei farti presente che cito il programma progetto PAYS. MED. URBAN. Condotto nell’ambito del programma di cooperazione territoriale transnazionale dell’UNIONE EUROPEA per lo spazio Mediterraneo (Programma Operativo MED 2007-2013) a cui ha partecipato anche la Regione dell’Umbria, dove si tratta anche di attenzione nei riguardi del territorio, se vuoi te ne invierò una copia.
In merito alle tue dichiarazioni: “sulle cause e competenze nell’alluvione del novembre 2012 e molto altro ancora”, mi permetto di chiarirti quanto segue:
Altresì senza mettere in dubbio la tua competenza e soprattutto la profonda conoscenza del nostro territorio, mi chiedo come tu possa fare certe esternazioni.
Il PRG.S. (piano regolatore generale parte strutturale), alla tav. 21 Idoneità Geologico Ambientale alla destinazione urbanistica (carta di zoning), riporta esattamente quelli che sono i vincoli degli Enti sovraordinati.
Forse una tua momentanea distrazione, non ti ha fatto considerare che per gli aspetti idraulici, le competenze sono diverse:
- l’Autorità di Bacino del Fiume Tevere;
- la Regione Umbria;
- la Provincia di Terni;
- il Consorzio della Val di Chiana Romana e della Val di Paglia.
Non credo che nessuno di noi possa sostituirsi a tali istituzioni, forse una tua più attenta lettura del PRG sarebbe opportuna.
Caro Claudio, vorrei infine puntualizzare, alcune cose a proposito di “ingerenze”, nelle deleghe assessorili.
Come Tu ben sai, il comma 6. dell’art. 1 “Contenuto e forma del Piano Regolatore Generale” delle NTA.S prescrive che il: “il PRG.O, definisce la classificazione acustica del territorio, ai sensi della legislazione nazionale in materia e ai sensi, del regolamento regionale n° 1 del 13 agosto 2004 e della legge regionale n° 8 del 06 giugno 2002, della Regione dell’Umbria”.
Non voglio entrare nel merito, se la sua predisposizione è competenza dell’Ufficio Ambiente o dell’Ufficio PRG, sta di fatto che attualmente le norme del PRG.S lo caratterizzano come un piano di settore del PRG.O.
Inoltre (a parer tuo) ti sembra ammissibile che il Funzionario mi debba scrivere: “per concludere come Lei già ben conosce, sono in attesa di conoscere, per il piano di zonizzazione acustica, se è l’Ufficio Programmazione Urbanistica che dovrà seguire la verifica di assoggettabilità a V.A.S., o come sostenuto dall’Assessore Margottini l’Ufficio Ambiente”, a proposito ti ricordo che la VAS deve ancora essere redatta, mentre il piano di zonizzazione acustica è già da tempo a disposizione presso gli uffici tecnici (che sono al 4° piano).
Concludo ricordandoti, che tu nel comune di Orvieto rivesti il ruolo di assessore, e non quello di tecnico. La tua affermazione: “sono assolutamente convinto, in tutta umiltà che, con la nostra presenza di tecnici, in questo momento di crisi generale, abbiamo limitato i danni che avrebbe potuto subito questa città”, così come scritta nella tua lettera aperta, discredita tutti i dipendenti tecnici del comune di Orvieto!
Tralascio di commentare le velate minacce che mi sembra di intuire tra le righe, per onore di chiarezza e trasparenza trascendi pure nei dettagli. Non capisco perché scrivi di non avere voluto avvisare il sindaco di questa tua azione, o forse anche a te è venuto ilsospetto che avrebbe potuto dirti di no?
Preso atto del tuo concetto di “famiglia”, mi ritengo fortunato ad essere figlio unico!
Perdonami Claudio se l’allievo si permette di controbbattere il Professore, ma come hai detto tu purtroppo ho un brutto carattere.
Con immutata stima
Leonardo