ORVIETO – A Concina non servono assessori, ma solo “yes man” per continuare a far gestire la città a Stefano Olimpieri, Marco Frizza e Piergiorgio Pizzo. E’ questa in estrema sintesi la denuncia che arriva dall’ex assessore all’Urbanistica, Leonardo Brugiotti che, come promesso, ieri mattina, ha tirato fuori i retroscena della sfiducia con cui Concina lunedì lo ha messo alla porta. Molti retroscena, ma non tutti, come ci si aspettava nel clima estremamente teso di questi ultimi giorni. Tensione palpabile al punto che alla conferenza stampa di Brugiotti, tra il pubblico in prima fila, era seduto anche il sindaco che ha seguito le invettive dell’ex assessore parola per parola, senza celare un grande disappunto. E come se non bastasse, c’erano anche due agenti di polizia in borghese con le orecchie dritte per captare eventuali notizie criminis. Questo il clima. In realtà delle beghe, giudiziarie e non, all’interno degli uffici urbanistici però non si è parlato affatto. Semmai l’architetto ha sciorinato tutte le iniziative proposte dall’assessorato che sono state puntualmente ignorate sollevando il dubbio che le decisioni nell’amministrazione Concina non vengano prese dall’esecutivo, ma da una cabina di regia esterna, alle cui volontà occorre allinearsi. “Il “venir meno del rapporto di collaborazione istituzionale” – ha chiarito Brugiotti – può essere più semplicemente tradotto nel fatto che non mi sono nè allineato e tantomeno piegato alle volontà di Concina e dei consiglieri di spicco Stefano Olimpieri, Marco Frizza, Giorgio Pizzo”. Non è il primo assessore a denunciare di sentirsi scavalcato. E’ forse il primo a dirlo espressamente, facendo nomi e cognomi.
Altre colpe dell’architetto? Troppe lettere e troppe richieste di chiarimenti protocollate. “I protocolli, che sono atti ufficiali ed irrevocabili, hanno ingenerato nell’animo di Concina e di qualche suo adepto uno stato prima di perplessità, poi di costernazione per arrivare infine ad una seria preoccupazione, perché purtroppo le cose scritte sono indice di trasparenza” ha sottolineato Brugiotti, lasciando intruire delle opacità poco tranquillizzanti. Accanto alle proposte ignorate (di alcune delle quali si è già parlato, ma c’è anche un progetto di rilancio del Centro studi come centro pilota internazionale per lo studio del diritto di famiglia e un calendario di iniziative per il Giubileo) ci sono poi le pratiche da cui l’ormai ex assessore dice di essere stato letteralmente estromesso, come quella sulla Piave. “La conduzione dei rapporti con l’Anci (alla cui Fondazione la caserma è ora affidata, ndr) è stata esclusivamente gestita da Concina, Pizzo e credo Mario Mazzi. Per quanto mi riguarda – ha detto Brugiotti – da tempo venni estraniato da questa trattativa non essendo più stato invitato (salvo la prima volta) ad alcun incontro a Roma”.
Non solo, a quanto pare Brugiotti pagherebbe anche la sua posizione critica nei confronti della riorganizzazione del personale. “In tale atto ho notato ed ho fatto notare che questa proposta avrebbe notevolmente depotenziato il settore urbanistica e programmazione – osserva Brugiotti – essendovi prevista la sola figura di funzionario tecnico, venendo contestualmente a mancare la figura dell’istruttore tecnico (ovvero il disegnatore) e dell’istruttore ai piani attuativi. Con questa proposta di pianta organica non ritengo che tale ufficio sia più in grado di predisporre piani e varianti, considerando che il settore urbanistica e lavori pubblici è uno degli assi portanti di qualsiasi struttura comunale. Non so come nel prossimo futuro l’amministrazione potrà predisporre il nuovo Prg od altra attività urbanistica, considerando che questo importante documento, vista anche la recente alluvione, riveste ormai carattere di massima urgenza”.
Infine, un avvertimento, perché se è vero che l’avventura amministrativa di Brugiotti finisce qui, non finirà però l’impegno come cittadino, perché l’ex assessore ha tutta l’intenzione di ottenere le risposte che fin qui non ha avuto dall’amministrazione. Come atto dovuto ai cittadini. E comunque ora c’è anche l’opposizione a pretendere chiarimenti in merito a tutta la vicenda. Il Pd stesso ha chiesto di attivare una commissione d’indagine e, in base ai risultati, i Democratici valuteranno se presentare mozione di sfiducia nei confronti del sindaco. Di certo il ruolo dei consiglieri – assessori, così come esplicitato nelle parole di Brugiotti, verrà presto portato all’attenzione del prefetto. Intanto se il sindaco Toni Concina ha assistito alla conferenza stampa sottraendosi a qualsiasi sollecitazione (salvo commentare sommessamente con fare decisamente risentito) a parlare è l’assessore all’Ambiente Claudio Margottini, col quale più volte nel corso del mandato Brugiotti è entrato in collisione. In una lettera aperta Margottini accusa l’ex assessore di non aver saputo fare squadra e di aver costantemente invaso il campo delle deleghe all’Ambiente o all’Energia, senza alcun rispetto per i colleghi.