Non molto tempo fa ebbi modo di citare uno scritto apparso molti anni addietro su “Candido” dove Guareschi suggeriva ai compatrioti quanto segue: “Quello di voler salvare l’Italia ad ogni costo è stato sempre il vizio degli italiani di ogni tempo. Bisognerebbe concepire dei cartelli da affiggere nei luoghi pubblici con su scritto “Vietato fumare e salvare l’Italia”.
Il vizio difatti è antico: Camillo la salvò da Brenno, Scipione da Annibale, Giustiniano dagli Ostrogoti e cosi, via via, secolo dopo secolo, con la convinzione di salvarla, torme di liberatori, per la verità quasi tutti forestieri, ne invadevano un pezzo e se lo annettevano e si impegnavano a tal punto che per raggiungere lo scopo erano costretti sempre a farsi la guerra tra loro. Guerra combattuta naturalmente in Italia e tale da ridurla, come Dante inorrridito ricorda, a: “non donna di province, ma bordello”.
Questo breve preambolo mi serve per scostarmi un po’ da quel filone leggero e cialtronesco che ho coltivato ultimamente e osservare con qualche attenzione e per qualche settimana quello che ci succede intorno e addosso. Mi sono ripromesso dunque di scrivere alcuni corsivi ad intervalli regolari man mano che ci avviciniamo alle elezioni politiche.
In data odierna, capodanno, non riesco a capire bene che cosa bolla in pentola, o meglio nelle pentole, anzi non riesco proprio a vedere se le pentole ci siano e siano al loro posto. C’è ancora troppa nebbia in giro.
Io invidio chi ha una fede politica consolidata, chi ha chiaro cosa voglia dire essere popolare, o socialdemocratico, o socialista, o liberale, o democratico, o europeista convinto o mediamente convinto, o liberaldemocratico, o riformista, o ambientalista, o progressista, o conservatore, invidio chi sa dove comincia o finisce il centro. Invidio chi sa essere una cosa sola tra le posizioni sopra definite e anche chi sa accordarne due. Chi riesce con più di due comincia ad essere sospetto.
Spero che nei prossimi mesi qualcuno mi spieghi e ci spieghi in cosa consistano “i mercati” e da chi sono rappresentati,…se “andare in Europa” sia solo una questione di soldi e perché chi doveva saperlo non si è reso conto che, con il suo agire, stava creando la figura nuovissima e tragica dell’ “esodato”,…e mi spieghi e ci spieghi pure perché Bondi ha il potere di ridurre i posti letto mentre non ha quello di ridurre gli emolumenti e i privilegi ai privilegiati. Qualche posto letto o qualche prestazione potrebbe essere ancora salvata.
Finora ci è piovuto un diluvio di parole dall’alto e che però in alto si sono fermate. Non hanno bagnato la terra e la terra è rimasta sterile. Non hanno bagnato coloro che combattono da anni sulla loro pelle, e spesso lasciandocela, questa strana terza guerra mondiale contro “i mercanti”, e cioè i disoccupati, i precari, i neo disoccupati, i cassa-integrati e gli esodati, coloro insomma che hanno fame di lavoro.
Si ha l’impressione che chi parla sia e resti lontanissimo dalla materia, dalla carne e dal “sanguine” dei problemi che affliggono quell’esercito sterminato che continua a crescere.
Se ti imbatti in un assetato prima affrettati con la tua borraccia e dissetalo poi, se vorrai, potrai illustrargli tutte le problematiche relative allo stato penoso degli impianti idrici.
Non voglio farla lunga ma solo predire la mia, che poi non è solo la mia perché faccio anche un po’ da portavoce, su quanto andrà a succedere di qui a cinquanta giorni.
Allora considerando che, fino ad oggi, intorno alla torta elettorale sono seduti almeno sei convitati accreditati di voti e cioè: Berlusconi, Bersani, Grillo, Ingroia, Lega e agenda Monti:
al momento, (inizio d’anno), incrociando dati circolanti con dati elaborati da amici con entrature interessanti che si dilettano di questo sport e impressioni personali senza pretese, la situazione si prospetterebbe cosi:
Berlusconi si ferma intorno al 25%, Bersani con un 32/34% rischia di vedersi compromessa una partita già ritenuta vinta a tavolino, Grillo non oltrepassa il 15%, Ingroia supera il 5%, la Lega si aggira intorno al 5%, l’Agenda Monti di poco sotto il 15%, i cespugli il 2%.
Certo la campagna elettorale è solo agli inizi, ed è un’opportunità unica, anche se non tutti ne fanno lo stesso uso. Taluno riesce a giocarla con l’abilità necessaria per trarne vantaggi, talaltro l’adopera per complicarsi magistralmente la vita ed arrivare perfino a perdere consensi, E’ già successo,…staremo a vedere.
Il tutto però va preso con molta ironia perché l’ironia si propone sempre come l’unico, efficace principio dissolutore delle ambiguità che, in tempi come questi, troviamo disseminate in quantità industriale sia nei discorsi che negli scritti e spesso anche nei nostri pensieri. Alla prossima.