di Guido Turreni.
Caro Dante,
Ho avuto con te un rapporto sempre franco ed improntato a reciproco rispetto delle opposte visioni della vita, ed intendo – almeno io – continuare a muovermi su questo standard.
Sono sicuro quindi che non mi censurerai ancora una volta, come hai già ritenuto ingiustamente di fare, se dico che il tuo pezzo dal titolo “Centro studi voglia di chiudere, sapore di vendetta” non ha verificato se le notizie fornite fossero veritiere o meno.
Per fortuna che altri siti hanno pubblicato il mio corsivo da cui si ricava che in primo luogo la Commissione è stata istituita proprio per “fornire una relazione con valore di supplemento istruttorio in merito alla situazione amministrativa e contabile della Fondazione Centro Studi Città di Orvieto” (testuali parole, confronta se vuoi il numero 1 della delibera del Consiglio Comunale n.81 del 30/12/2012).
Pertanto, contrariamente a quanto hai ritenuto di scrivere, la commissione non aveva il potere di “proporre concordati ai creditori” o altro, ma doveva limitarsi a fare una relazione sulla situazione amministrativa e contabile dell’Ente; prima verità.
Successivamente hai ritenuto di dire che se l’oggetto dello studio fosse stato quello contabile, sarebbe bastata la “contabile della sora Maria”. Ti ringrazio per il “benevolo” accostamento (e questa sì che è materia di possibile querela), ma, contrariamente a quanto sostieni tu, c’è stato in Consiglio chi ha affermato che il centro studi non era affatto morto e che non era certo che andasse chiuso, , chiedendo proprio questo supplemento di indagine (trattasi di Tuo e mio stimatissimo amico); seconda verità.
Infine ti sei azzardato a sostenere che tutto quanto sarebbe stato fatto per vendetta, perché la destra, brutta, puzzona e cattiva, vorrebbe mettere la gente per strada e far diventare Orvieto un modello della sottocultura.
Evinco da questa tua affermazione che non hai manco letto la relazione di maggioranza che non dice affatto che il CSCO va chiuso e basta per motivi di vendetta, ma propone al contrario di dare seguito a tutte le attività in cantiere, ma con un nuovo soggetto, e con l’aiuto della Fondazione CRO, che possa gradualmente riassorbire i dipendenti e rilanciare il know how del centro studi, ma secondo il principio di equilibrio di bilancio; terza scomoda verità.
Per quanto riguarda la destra “cattiva e becera” vorrai infine prendere nota di chi ha messo in questa situazione il Centro Studi, i suoi dipendenti, ed anche i suoi creditori: una sinistra decisamente incompetente ed irresponsabile, che non si è fatta scrupoli di sorta pur di affermare che ad Orvieto “c’era l’università”; quarta ed ultima scomodissima verità.
Saluti.
P.S. attenzione che se non si provvede per tempo, potrebbe farlo il Prefetto d’ufficio.