Caro amico ti scrivo, per l’anno che verrà…
Sono parole e titolo di una celebre canzone di Lucio Dalla che ha scandito momenti significativi degli ultimi tempi e che è stata cantata in più occasioni quasi fosse necessaria per esorcizzare dolore e sofferenza ma, soprattutto, per augurarsi futuri migliori.
A proposito di eventi di fine anno sottolineiamo che, nonostante gli apprezzabili sforzi per allestire U.J.W., non sono mancate anomalie; molti infatti, non potendo frequentare i concerti e né le cene abbinate per problemi economici, si sarebbero aspettati, data l’importanza della manifestazione,la più ampia partecipazione popolare al sound nato in strada.
Purtroppo così non è stato; il “grande pubblico” si è ritrovato numeroso solamente alla Messa perla Pacedel primo gennaio 2013 e che, come da tradizione, era accompagnata dai Gospel.
Anche qui, però e nonostante la magnifica cornice e la centralità degli aspetti religiosi, si è nuovamente perpetrata una discriminazione, oseremmo dire di classe, tra il popolo e gli invitati speciali, quest’ultimi dotati di un posto riservato. Per accedere alla tribuna di massima visibilità, era stato predisposto un ingresso laterale dal quale si entrava previa esibizione dell’invito scritto, che è stato motivo del risentimento di diversi forestieri malcapitati, respinti sulla porta.
All’interno della Cattedrale, ogni sedia era contrassegnata, per evitare confusioni, con la scritta riservato o con un logo o con il nome dell’esponente di prestigio al quale erano stati concessi i posti speciali. Solo per la cronaca,tra gli altri , abbiamo letto il seguente cognome: Mastrapasqua e, credendo si trattasse di un noto direttore di un importante istituto pensionistico(INPS), per sola curiosità ci siamo messi a contare le poltroncine destinate al suo seguito, ma ci siamo dovuti fermare tante ne erano,e solo dopo abbiamo scoperto che si trattava di un caso di omonimia.Tutto ciò senza contare quelle che invece erano riservate ad un nota fondazione-banca cittadina che non si è risparmiata negli inviti, evidentemente facendo leva sui diritti di sponsorizzazione, mentre al contrario si è risparmiata nel pubblicizzare Orvieto nel calendario aziendale dove si evidenziano esclusivamente le bellezze della Puglia.
L’immagine che ci ha ulteriormente colpito, caro amico, sono stati i posti al seguito dei politici locali dove abbiamo letto ad esempio i cognomi di Tardani, Pizzo, ecc., che hanno avuto l’opportunità di disporre di numerosi posti per amici, parenti o conoscenti come fosse un “diritto acquisito”. Ci domandiamo, dopo quanto ti abbiamo espresso, che, se nella “Casa di DIO” sia possibile ancora operare delle disuguaglianze, come sarà possibile l’affermazione del principio Costituzionale di uguaglianza nella società Civile.
Auguri per un anno più giusto