Con riferimento alle notizie di stampa riguardanti l’inchiesta della Guardia di Finanza sulle stabilizzazioni del personale precario, iniziata tre anni fa, l’amministrazione provinciale di Terni intende precisare quanto segue:
“Le stabilizzazioni sono state deliberate dalla Giunta Provinciale nel dicembre del 2009, nel pieno rispetto delle vigenti normative di legge, in stretta conformità con i pareri espressi dall’Associazione Nazionale Comuni d’Italia (Anci) e dall’Unione Nazionale delle Province (UPI);peraltro; sulla problematica è già intervenuta la magistratura del Lavoro ed il Tar, riconoscendo la ritualità delle scelte operate da codesta amministrazione, senza che di ciò, verosimilmente allo stato sia a conoscenza l’autorità inquirente.
L’asserito “mobbing” operato da più soggetti nei confronti di alcuni dipendenti (quattro), ci si limita a precisare che le presunte vittime non hanno subito né spostamenti di ufficio, né peggioramenti economici, né variazioni di posizione giuridica; viceversa, alcuni di loro hanno visto ampliate le proprie funzioni, responsabilità ed inquadramento,con incrementi retributivi.
Il presunto uso improprio del telefono portatile che si sarebbe concretizzato nell’aver effettuato dai cellulari di servizio alcune telefonate di carattere personale, è sufficiente puntualizzare che si sta disquisendo su qualche decina di euro in totale; e, soprattutto, che i cellulari vengono concessi per uso promiscuo: inerente cioè sia le attività istituzionali, sia quelle non istituzionali.
Nell’affermare la completa estraneità ai fatti materia di addebito, nonché il più totale rispetto nell’attività della magistratura e della Guardia di Finanza, si auspica che la situazione giunga a rapidissimo chiarimento. E per conseguire questo fine si anticipa che tutti gli indagati o almeno taluni di costoro, faranno richiesta di essere sentiti dal Pm”.