C’è una cosa che mi sfugge quando penso ai continui battibecchi tra gente di cultura, ma quest’ultima non dovrebbe aiutare a trovare soluzioni intelligenti ai problemi dei cittadini comuni? è possibile che proprio lo studio e l’arricchimento dell’intelletto impoveriscano la sensibilità umana verso gli altri? di una cosa sono sicuro di non sbagliare e cioè che ho conosciuto molti dei miei concittadini che “pensano alto con umana sensibilità”. Non so se è il caso di fare nomi ma…penso e spero di non essere “querelato” dicendo che il Signor Tiberi è una di quelle persone a cui affiderei le sorti umane e politiche della mia città perché ravviso in lui e nei suoi corsivi tanta “ragionevole sensibilità” che è merce sempre più rara da trovare in noi cittadini stressati dai partiti e dalle fazioni politiche. Un’altra persona a cui mi piacerebbe affidare il risanamento urbano e non del nostro territorio, irragionevolmente abbruttito da gente insensibile al “bello”, è il nostro concittadino Prof. Cardinali che con le sue battaglie ha fatto la guerra quasi in solitario scontrandosi con istituzioni che, al contrario, avrebbero dovuto prendere consigli da colui che si è battuto per la tutela del territorio “ITALIANO”. Mi piacerebbe parlare dell’amico (non scrivo Dot perché mi si offenderebbe) Fernando Pedichini che potrebbe aiutare qualunque amministrazione politica a risolvere i nostri problemi di MOBILITA URBANA (e non solo) con l’acume e la sensibilità degna di un vero Orvietano. Vogliamo parlare poi della indiscussa cultura del Prof. Della Fina che per spiccata sensibilità ti mette sempre a tuo agio? vi siete mai domandati quale apporto culturale – turistico potrebbe dare una sua presenza al governo cittadino? e dei nostri talenti musicali che ci regalano emozioni a non finire ma per contro non trovano mai spazio e oneste gratificazioni in nessuna amministrazione di mia conoscenza? e di tutti quei miei concittadini che, in silenzio dignitosamente soffrono perché non si sentono governati da veri politici sensibili ai problemi sociali e che si sentono anche un po’ più lontani da quella chiesa che tanto esorta a pregare verso il soprannaturale ma che poi tanto si lega ai beni materiali.
Forse sono proprio le persone che veramente soffrono che dovrebbero sedersi nei banchi riservati ai consiglieri per ricordarci che fare politica significa pensare “AL BENE DI TUTTI”.
Cordiali saluti a tutti