Nuovo orientamento della spesa e sua ulteriore razionalizzazione: sono queste le direttrici su cui si intende costruire la manovra economico-finanziaria e di bilancio 2013 della Regione Umbria: è quanto emerge dallo schema del Documento annuale di programmazione (DAP) 2013–2015 che, preadottato dalla Giunta regionale, è stato presentato oggi ai soggetti del Tavolo dell’Alleanza per l’Umbria. La manovra, che si colloca in un contesto globale di profonda criticità economica e sociale, dovrà operare – affermano gli estensori del Documento – “scelte forti e dolorose”. La necessità di mantenere fermo l’obiettivo dell’equilibrio del bilancio regionale, contemporaneamente al forte contenimento delle spese, impone – si legge nel Documento – di rivedere procedure e regole di formazione del bilancio stesso, per meglio individuare le priorità e l’allocazione delle risorse.
Relativamente alle politiche in materia di entrate, con particolare riferimento alle imposte regionali,la Regione Umbriaha finora utilizzato in misura molto contenuta la propria autonomia impositiva. Per il 2013, anno nel quale alcuni principi del Dlgs 68/’11 (in materia di autonomia di entrata delle Regioni e di determinazione dei costi e dei fabbisogni standard nel settore sanitario ndr.) iniziano ad avere effetto, l’intendimento è di contenere la pressione fiscale regionale, evitando aumenti di imposta per le tasse di competenza regionale. E dunque il DAP indica la riduzione per il 2013 della misura dell’imposta regionale sulla benzina per autotrazione, confermando l’addizionale regionale all’Irpef attualmente vigente ed esercitando la facoltà di soppressione dell’imposta regionale sugli aeromobili, oltre all’accelerazione del processo di dismissioni patrimoniali per reperire risorse e creare un margine di flessibilità al bilancio regionale.
Sul versante delle spese si prevede la revisione della struttura della spesa, attraverso una diversa procedura di formazione delle previsioni di bilancio che, richiamandosi ai principi dello “zero based budgeting” (Bilancio a base zero), metta sistematicamente in discussione gli stanziamenti di spesa così come storicamente determinatisi. Inoltre si prospetta: il mantenimento del livello di monitoraggio e controllo delle spese “generali” e di acquisto di beni e servizi per cercare ulteriori margini di risparmi e razionalizzazioni, anche centralizzando ulteriormente procedure e modalità di gestione; la revisione del sistema delle deleghe e conferimento di funzioni per creare maggiore efficienza e razionalizzazione, per evitare duplicazioni di costi e sovrapposizioni di compiti.