Riceviamo dalla lista “Cambiamo Castel Giorgio” e pubblichiamo.
Il fallimento politico del centro sinistra, oltre ad essere scaturite da una situazione politica non più sostenibile, tanto che nell’ultimo anno e mezzo la Giunta Peparello si è contraddistinta esclusivamente per la litigiosità, le contrapposizioni e lo stallo amministrativo. Fare delle considerazioni politiche su questa penosa vicenda è fin troppo facile: non è nostra intenzione “sparare sulla Croce Rossa”, ma è nostro dovere ricordare che la crisi irreversibile della maggioranza si è concretizzata grazie al costante e proficuo lavoro messo in campo in questi anni dal gruppo consiliare “Cambiamo Castel Giorgio”: un’azione politica seria e proficua che ha evidenziato le debolezze e le incapacità della Giunta Peparello. In queste ore saranno in diversi ad intestarsi la vittoria per queste dimissioni: da l’ex Vice Sindaco Focarelli all’ex Assessore Tilli, fino ad arrivare a Sinistra e Libertà che è stata per anni in maggioranza con lo stesso Peparello. E’ ormai fuor di dubbio che l’aggregazione che vinse le elezioni nel 2009 era un’armata Brancaleone e che l’unico collante che la teneva unita era la gestione del potere: ed è infatti sulla gestione del potere e sulle ambizioni alle candidature per le prossime elezioni che si è frantumata la maggioranza. Ormai il centro sinistra di Castel Giorgio sta vivendo un corto circuito impossibile da fermare e che le dichiarazioni del Segretario Provinciale del PD dei primi di gennaio non fanno altro che aggravare. Con la calma, la concretezza e la serietà che ci ha contraddistinto in questi tre anni e mezzo, ci attiveremo immediatamente per fare da motore ad una aggregazione ampia e qualificata per affrontare le prossime elezioni comunali. Dopo le dimissioni di Peparello due cose solo sono certe: la prima è che non era mai successo a Castel Giorgio che un Sindaco si dimettesse per liti all’interno della propria maggioranza; la seconda è che se non ci fosse stata la nostra opposizione Peparello e tutti i suoi nemici sarebbero stati ancora insieme e avrebbero continuato a danneggiare il nostro paese.