BAGNOREGIO – Un vero reportage sulla cultura: racconto contadino, musiche, canzoni e tradizioni. Non solo. Un documentario su un paesaggio di inestimabile valore raccontato dalle parole, e dai ricordi, di personaggi caratteristici che la storia l’hanno vissuta respirandola e accarezzandola tra le dita. Sarà presentato sabato 26 gennaio, alle ore 16,30, nel cinema A. Sordi di Bagnoregio, “Viaggio nella valle dei Calanchi”. Una manifestazione di ampio respiro che è riuscita ad aggregare diverse realtà: l’Associazione culturale Agorà, il Centro di studio assistito Bonaventura da Bagnoregio e l’associazione diplomati Itas.
Il coordinatore del Centro di studio assistito, il professor Emiliano Macchioni, ha raccolto in un cortometraggio, l’affascinante viaggio nei calanchi, intrapreso insieme agli alunni delle classi 3A e 3B dell’Itas.
“Anche questa volta – commenta il sindaco di Bagnoregio, Francesco Bigiotti – le associazioni locali, rappresentative culturali e promozionali del nostro territorio, non si sono smentite: per impegno e risultato. Al centro di questo meraviglioso viaggio, la valle dei Calanchi e l’abitato di Civita di Bagnoregio, riconosciuto come uno dei paesaggi più straordinari e unici d’Italia. Ancora una volta la collaborazione e il lavoro sinergico tra le realtà associative fortemente radicate sul territorio, e le istituzioni, hanno dato vita a un’iniziativa di grande spessore. Il Centro di studio assistito rappresenta per noi un’eccellenza in continua espansione. Come sindaco di Bagnoregio non posso altro che essere contento e orgoglioso della realizzazione di questo progetto, che potrà solo che essere di grande aiuto per i giovani della nostra comunità”.
Nel corso della presentazione di sabato interverranno: il sindaco Francesco Bigiotti, il professor Raimondo Cagiano de Azevedo, il professore Emiliano Macchioni e Pietro Catteruccia (canti dal vivo). Presenti anche gli studenti delle classi 3A e 3B coinvolti nel reportage.
“Un ringraziamento – conclude il sindaco Bigiotti – a tutte le realtà coinvolte e i miei complimenti agli studenti dell’Itas che si sono distinti per la serietà e la creatività profuse nell’affrontare questo progetto”.