Questa domenica del ballottaggio mi sono recata a votare, dopo essermi iscritta, circostanziando le motivazioni che non mi hanno permesso di farlo entro il 25 novembre u.s. e cioè che SONO ANDATA IN AIUTO DELLE FAMIGLIE ALLUVIONATE DI ORVIETO SCALO E CHE MI SONO DIMENTICATA DI ANDARE AL VOTO.
Venerdi 30 novembre mi è giunta risposta positiva che potevo esercitare questo mio diritto, cioè votare.
Alle 11,30 di oggi2.12 misono recata al seggio con tanto di documento e, gli scrutatori scorso l’elenco inviato loro da Terni, non mi hanno fatto votare, perché a loro dire non risultavo fra i votanti (CON QUALE CRITERIO HANNO SCELTO PER ESEMPIO BOCCHINO MARIA ANZICHE’ BOCCHINO TIZIANA?).
Sbaglio o queste primarie sono state pensate per favorire la partecipazione?
Credo che il fatto di aver modificato lo statuto, mettendo quattro candidati uniti da una parte e uno soltanto dall’altra, sia una mossa astuta da parte del segretario per aumentare la propria popolarità,
tenendo sotto controllo Renzi e il suo comitato.
Sono 16 anni che sono iscritta al partito, prima nel pds, poi nei ds e, infine al pd senza sottrarmi una sola volta all’impegno di volontariato, svolgendo i lavori più UMILI e a volte MOLTO FATICOSI nelle varie FESTE DELL’UNITA’ e da ultimo in quelle DEMOCRATICHE.
Questa vicenda mi ha fatto ricredere su molte cose come: cambiare tutto per non cambiare niente; mantenere tutti gli apparati che sfruttano la politica al loro posto; si dovevano dimezzare i parlamentari; dimezzare le macchine blu, i vitalizi e il cumulo degli stessi, poi la scuola, il lavoro, i giovani, gli anziani, il finanziamento pubblico ai partiti, il conflitto d’ interessi ma, tutto questo, sembra non interessare al pd proteso a mettere un uomo solo al comando.
Mentre l’Italia brucia e la gente cerca un nuovo modo di essere rappresentata dalla politica per paura, solo per paura, il pd rifiuta voti chiudendosi dentro un’ idea staliniana fallimentare che aiuterà a crescere Grillo e l’ antipolitica.
Personalmente, dopo che il pd non ha voluto il mio voto, se le cose non cambieranno radicalmente, non voterò più questo partito.
Concludo augurandomi che le parole democrazia, diritto, morale, etica, solidarietà siano, da parte del pd, meno abusate perché il partito le utilizza nei comizi, ma non nella realtà.