Con la restituzione del finanziamento concesso dalla Regione Umbria è stata persa un’ occasione importante per la riqualificazione urbanistica del Comune di San Venanzo ed il recupero di edilizia popolare.-Alfredo De Sio Consigliere Regionale dell Umbria sottolinea negativamente la restituzione di somme a suo tempo destinate dalla Regione Umbria per la realizzazione di opere nell ‘ambito dei progetto CQ3(Contratti di quartiere 3) .
Con delibera della Giunta Regionale 1977 del 23.12.2009 – ricorda il Consigliere-la Regione ha ammesso a finanziamento l’intervento CQ3 proposto dal comune di San Venanzo che prevedeva la realizzazione di opere pubbliche, quali il rifacimento della pavimentazione e delle infrastrutture a rete nel centro storico del capoluogo unitamente ad opere a carico dei privati per il recupero di n. 13 alloggi complessivi .
I lavori, il cui inizio era previsto per il mese di luglio 2011-ricorda l’esponente del centrodestra- hanno subito una serie di rinvii determinati dalla constatazione di una serie di anomalie burocratiche di cui tra le altre appare come la più evidente la mancata disponibilità degli immobili da parte della ditta individuata ad eseguire i lavori.
Una situazione incresciosa e di stallo sulla quale infine la regione dell’Umbria, dopo numerosi rinvii, è dovuta intervenire con la conseguente perdita dei finanziamenti pari a 1.120.00 euro di cui370.000 a fondo perduto che, da parte di stato e Regione, accompagnavano gli interventi di urbanizzazione, cofinanziati per 280.000 euro dal comune e per il recupero di edilizia privata con 600.000 di impegno da parte del soggetto privato individuato. Ad oggi la conseguenza è che il comune si ritrova ad eseguire i lavori cofinanziati attingendo ad avanzi di bilancio per un importo di 200.000€ ed un mutuo di circa 80.000€.
Una occasione perduta da parte della comunità di San Venanzo in un momento in cui le risorse pubbliche scarseggiano –conclude De Sio- e che appare purtroppo legata alla superficialità dell’amministrazione comunale che non è stata in grado neppure di sapere preventivamente quali fossero i titoli in possesso del soggetto privato individuato come partner dell’operazione.