Dall’innovativa azione pilota dell’Agenzia Umbria Ricerche volta a sostenere la mobilità europea di portatori di idee imprenditoriali, nasce il portale www.mistakeproject.com, che valorizza l’e-commerce di qualità e la promozione del territorio umbro. Ideato da Luca Rufini, uno dei giovani borsisti che hanno partecipato al bando dell’Aur, il portale è stato presentatonel corso di una conferenza-stampa a Palazzo Donini, in occasione del suo lancio on-line. Il progetto è finanziato dalla Regione Umbria, dall’Agenzia Umbria Ricerche, dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e dall’Unione europea.
“La creazione di nuove soggettività imprenditoriali riveste una grande importanza ed è su questo terreno che l’Aur si sta cimentando – ha detto il presidente dell’Agenzia, Claudio Carnieri – nella consapevolezza che, in questo periodo di crisi, la ‘fertilizzazione’ dell’economia della nostra regione con idee e imprese innovative sia ancor più significativa”.
“L’azione pilota dell’Aur, cofinanziata dal Fondo sociale europeo – ha sottolineato il direttore dell’Agenzia Umbria Ricerche, Anna Ascani – ha permesso a 28 potenziali imprenditori, selezionati fra 59 giovani che hanno partecipato al bando con la loro idea imprenditoriale, di realizzare un’esperienza professionale di aggiornamento e approfondimento delle proprie competenze in imprese, centri di ricerca, università di diversi Paesi europei. Dall’esperienza di stage sono nate dodici iniziative imprenditoriali o di lavoro autonomo, attivate nella seconda fase dell’azione pilota, sostenute nello start-up da finanziamenti fino a un massimo di 25mila euro e comunque non superiore all’80 per cento dell’investimento”.
“Un risultato significativo, raggiunto con una dotazione finanziaria di 300mila euro – ha rilevato Ascani – per un’azione pilota che è stata riconosciuta come buona prassi dalla Commissione europea”.
A cogliere le opportunità offerte dal bando indetto dall’Aur, anche Luca Rufini. “Mistake – ha spiegato – è il risultato di un percorso avviato nel 2010, con la partecipazione al bando e uno stage di sei mesi a Londra, nella redazione di ‘Time Out Magazine’, che promuove l’intrattenimento in città”. Facendo anche tesoro dell’esperienza lavorativa come commesso nel negozio di una nota marca di abbigliamento, è giunta l’ispirazione per portare qualche cosa di nuovo in Italia.