Da lunedì la ditta Bruzzi ha riaperto le sue porte ai clienti, seppur con qualche disservizio; non ci troverete cambiati nei modi, eventualmente negli abiti più consoni ad un “day after” che ad un negozio del centro.
Tuttavia l’abito non fa il monaco e spero quindi vogliate perdonare quell’atmosfera un po’ bohémien che regna sovrana in tutto lo spazio della nostra struttura.
Voglio ringraziare tutti coloro che ci hanno aiutato, senza nulla pretendere, a riprendere un cammino interrotto da un evento più grande di noi. Grazie, sentitamente grazie, di cuore grazie.
Torniamo a correre più veloci dell’acqua, più motivati che mai per tornare prima o poi a sorridere alla vita.
Vogliate scusarmi se mi sono sentito di esprimere in “versi volgari” il mio stato d’animo di questi giorni, con queste
parole:
Un frastuono costante ha sommerso con un’onda i miei pensieri;
il mare della tranquillità è ormai costantemente sferzato da un vento sordo;rinnego inutilmente quella che fu la mia avidità del domani nello ieri,
mentre mi immergo sempre più nelle vaste paludi torbide del ricordo.
Se fosse possibile bonificare quel liquido anfratto
probabilmente adesso mi ci tufferei senza alcun indugio,
cercando di materializzare la felicità passata di fatto
e sguazzerei di certo nei più bei ricordi cercandovi rifugio.Purtroppo la mia amica notte sembra essersi ribellata
ed ove regnavano futuri rosei e sogni ammiccanti
adesso impazza la frenesia del giorno con la sua luce livellatasenza alcuna sfumatura di silenzio, solo cacofonie assordanti.
Son solo attimi, son solo momenti di confusione,
la mia mente ha bisogno di una via d’uscita.
Ce l’ho davanti, ma è celata dalla tensione,
la famiglia, la casa, l’amore della mia amata.Null’altro mi serve,
occorre solo spezzare il rumore,ritrovare il silenzio,
tornare a sognare,
sognare di non morire.