Il 2 dicembre 1971, con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della legge 1044 si sanciva l’avvio delle politiche nazionali a beneficio della prima infanzia, con un primo riconoscimento degli asili nido come servizi socio-educativi.
A 41 anni dalla legge 1044, le difficoltà e i problemi che i nidi si trovano ad affrontare sono ancora tanti così come non è facile e scontata la loro fruibilità.
Cogliendo l’invito del Gruppo Nazionale Nidi Infanzia e del Centro di Documentazione Infanzia della Regione Umbria di aderire all’iniziativa “1044 motivi per riportare i bambini al centro delle politiche e rilanciare un piano nazionale per i nidi e la scuola dell’infanzia”, anche l’asilo nido il Girotondo di Sferracavallo ha deciso di dar vita ad una piccola azione finalizzata a dare ai bambini l’attenzione che meritano, a far sentire la voce di tutte persone che si preoccupano per l’infanzia e a creare un’occasione di visibilità per questi servizi. Il rischio reale è che, nel silenzio generale, i nidi vengano ridotti ad una frequenza di un solo anno e quindi condannati alla scomparsa e la scuola dell’infanzia sia sempre più anticipata riducendosi a funzioni di pura accoglienza.
L’idea dell’iniziativa è quella di coinvolgere tutti i genitori nell’esprimere i motivi che esigono un impegno a favore dell’infanzia raccogliendo brevi pensieri su dei biglietti da esporre nelle scuole, nelle piazze, nel Comuni, da trascrivere per mandarli al Governo e da liberare simbolicamente ad opera dei bambini attraverso il lancio di palloncini a Piazza Olona a Sferracavallo.
Domenica 2 dicembre 2012, alle ore 10.00, tutta l’équipe del nido Il Girotondo, le coordinatrici pedagogiche della Cooperativa Il Quadrifoglio e del Comune di Orvieto, bambini e genitori aspettano i cittadini al Girotondo per fare una passeggiata fino alla piazza, per stare insieme, per intonare brevi canzoni, per consumare una calda colazione, per sentirsi parte di un tutto, ma soprattutto per dire che si esserci!
La ripresa delle attività educative richiede che, in aggiunta all’impegno personale, si assuma un impegno collettivo che travalichi le pareti del nido e della scuola e che coinvolga tutta la comunità locale e nazionale: l’obiettivo è dare voce all’infanzia e al diritto di ogni bambina e bambino alla cura e all’educazione!