Ci sono altre frane sul versante sud/sud-est di Parrano, poste più in basso rispetto al piano del borgo, non visibili dall’alto, molto grandi e per nulla rassicuranti. Questa la scoperta di un gruppo di giovani che, domenica mattina, insieme al sindaco di Parrano, hanno percorso il Fosso di San Giovanni per verificare da vicino il dissesto che minaccia il centro storico.
Questa ispezione ha rivelato dunque l’esistenza di due considerevoli smottamenti e di una lunga fessura, posta sulla parete della collina, che appare prossima al distacco.
“Quello che appare evidente è che una vasta zona del versante sud della collina su cui poggia il centro storico – ha detto il sindaco di Parrano Vittorio Tarparelli – è diventata instabile e si è messa in movimento verso il Fosso di San Giovanni. La prima frana, quella scoperta martedì, ci finisce praticamente dentro. Sulla sinistra di questa, invisibili dall’alto e dal colle prospiciente, abbiamo scoperto due nuove frane e un tratto di parete prossima al distacco”.
“La situazione di questa zona di Parrano è complessa – ha proseguito il sindaco – perché, per via delle forti pendenze, non è di facile accesso e presenta diverse criticità geologiche e del sistema di smaltimento delle acque”.
“Vista da vicino la frana di questo versante fa paura. Ma fa ugualmente spavento l’altra frana, quella visibile da Verciano o da Ficulle, sul lato di Porta Ripa. Nel pomeriggio di domenica Alessandro, Francesco e Luca sono scesi verso il fosso dal lato di Porta Ripa perché dall’alto quest’altro fenomeno di dissesto non è evidente. Dal basso, invece, lo ‘spettacolo’ mi è stato descritto come agghiacciante: metri e metri cubi di terra e sassi sono scesi a valle dilavando la parete per un fronte di un centinaia di metri, fino al piano del Fosso”.
“Sabato sera – ha concluso Tarparelli – in occasione dell’affollata assemblea pubblica abbiamo fatto il punto sulla situazione assieme all’ing. Brustenga e al consigliere regionale Fausto Galanello. Le persone restano tuttavia molto preoccupate. Mi fermano e mi chiedono: ‘che succede se piove di nuovo?’ Non so rispondere e ora mi ritrovo con due nuovi e vasti smottamenti. A questo punto ritengo che la situazione di Parrano deve essere urgentemente messa a carico di chi ha più strumenti e capacità di indagine di un piccolo comune come il nostro”.