Riceviamo da CGIL Orvieto e pubblichiamo.
Salvaguardare il lavoro è la priorità che la Cgil ha indicato nel corso dell’incontro tenuto questa mattina in Regione alla presenza dell’assessore Riommi per affrontare i gravissimi problemi causati dalla recente alluvione che ha colpito varie parti dell’Umbria ed in particolare il territorio Orvietano.
Sono 70 le aziende non agricole coinvolte e diverse centinaia i posti di lavoro a rischio in un territorio come l’Orvietano, dove la crisi ha già colpito pesantemente un tessuto produttivo fatto prevalentemente di piccole e piccolissime imprese.
Per questo è necessario certamente definire il censimento dei danni e ottenere il riconoscimento dello stato di calamità richiesto dalla Regione al Governo, ma serve anche un’azione immediata che consenta alle aziende di riprendere l’attività in tempi rapidi, per evitare perdita di commesse o un’uscita troppo lunga dal mercato.
Per questo sono necessari interventi che consentano il recupero di liquidità a favore delle aziende che hanno bisogno di investire per la ripresa produttiva e per le quali i tempi dei possibili risarcimenti non sono certamente compatibili.
Allo stesso modo è necessario assicurare ai dipendenti il mantenimento dei posti di lavoro anche attraverso l’eventuale uso degli ammortizzatori sociali.
Per questo la Cgil chiede che oltre al tavolo regionale sia istituito un livello di coordinamento locale a cui partecipino tutti i soggetti coinvolti, sia datoriali che sindacali.