L’osservazione degli effetti visibili relativi all’ultimo evento alluvionale verificatosi nell’area del Piano di Orvieto – Piano Nuovo, Ciconia, Orvieto Scalo – in data 12 novembre 2012, consente di definire una prima mappatura – di massima e provvisoria – delle zone a rischio esondazione interessate da detto evento e di aggiornare, conseguentemente, la ormai datata e non più congrua cartografia vigente in materia, resa disponibile dalla ex Provincia di Terni.
L’impatto è in sé negativamente suggestivo e pone inquietanti interrogativi riguardanti il sistema di prevenzione, intervento e difesa.
Sulle vecchie mappe della provincia, le zone inondabili, oltre le note aree golenali, si limitavano al parcheggio ferroviario, altre eventuali aree depresse e poco più.
La vista del predetto parcheggio – quota 113.75 mslm (cartografia regionale) – inondato da acque che hanno ben superato gli 1,70 m(si potevano a malapena scorgere i tetti delle automobili), fa capire che tutto quanto insista nel Piano di Orvieto, di antropico e non, sotto quota 116 m slm, d’ora in avanti DEVE essere ritenuto e seriamente considerato quale a comprovato rischio di inondabilità.
La carta mostra inoltre, inequivocabilmente, la peculiare situazione topografica in cui si viene a trovare l’area inondata.
Si rilevano almeno tre compartimenti isolati:
1.Orvieto Scalo (Stazione ferroviaria; Casello A1; VVFF; Polizia Stradale; Carabinieri; Forestale)
2.Mossa del Palio – Ciconia (Ospedale)
3.La Svolta
Gli elementi d’interesse evidenziati in giallo, potrebbero essere direttamente coinvolti nell’inondazione e dunque non in grado di operare.
L’ospedale, potrebbe essere – com’è avvenuto – non raggiungibile.
Criticità rilevanti da aggiungere a quelle relative alle elettrodotti, gasdotti, fogne ed acquedotti.
Italia Nostra Orvieto, in collaborazione con il Centro Studi Ricerca e Documentazione HUBVETUS – GeoStOR, realizzerà e renderà disponibile alle autorità competenti preposte ed interessate la mappa ufficiale definitiva.