con il patrocinio del Comune di Orvieto
CONCERTO PER UN BAMBINO CHE NASCERA’
Orvieto, Ridotto del Teatro Mancinelli
Sabato 10 Novembre 2012, ore 21
Sabato 10 novembre 2012 (alle ore 21) nella città di Orvieto, all’interno della splendida cornice dello storico Ridotto del Teatro Mancinelli, avrà luogo una manifestazione dalle connotazioni veramente particolari: un concerto di pianoforte dedicato ai bambini che nasceranno e che potranno ascoltare la musica a loro dedicata comodamente adagiati all’interno del grembo materno.
I protagonisti del concerto saranno proprio i bambini che nasceranno e, naturalmente, le mamme che interverranno. Inoltre, sarà possibile assistere ad un evento veramente fuori dall’ordinario, almeno per un teatro ottocentesco: un’ecografia in diretta condotta dal dottor Giuseppe Zaccardo (Ospedale Santa Maria della Stella di Orvieto) ad una mamma prescelta e posizionata in modo tale da garantirne la doverosa privacy. L’ecografia sarà proiettata in un grande schermo a cristalli liquidi, posto a fianco del pianoforte a coda cosicché, mentre il bambino ascolterà dal vivo la musica, le mamme, osservandolo, saranno coinvolte pienamente grazie all’effetto specchio che tale visione susciterà loro. L’ecografia, eseguita in un contesto diverso da quello dell’ambulatorio medico, è una novità assoluta che potrà suscitare interesse e curiosità, al di là del valore scientifico garantito dagli esperti medici coinvolti, dall’Associazione Culturali Pediatri e dal progetto nazionale Nati per la Musica.
Spettatrici privilegiate della serata, dunque, saranno alcune gestanti in fase avanzata di gravidanza, che, sedute in prima fila, con alle spalle un pubblico composto prevalentemente da famiglie, ascolteranno le note di una strana coppia di pianisti: un celeberrimo concertista, il maestro Riccardo Cambri, ed un pediatra, il dottor Alberto Romizi, che si alterneranno al pianoforte in una serie di motivi musicali, commentati variamente da proiezioni multimediali, da un cortometraggio (creato per l’occasione da Francesco Rellini) e da suggestive coreografie create da Antonella Campanari ed interpretate dall’autrice e da Paola Cammertoni.
La scelta della coppia di pianisti Cambri e Romizi non è casuale: vuole infatti essere il simbolo dell’alleanza tra pediatri e musicisti, colonne portanti del progetto nazionale Nati per la Musica, che proprio in questa occasione sarà lanciato, in anteprima, in Umbria. Orvieto è stata scelta, infatti, per un progetto-pilota che servirà da modello per l’intera regione, grazie ad un fattivo e solerte coordinamento operativo, di cui i responsabili primari sono appunto Cambri e Romizi.
Ognuno degli otto brani che saranno eseguiti richiamerà un tema, legato al mondo degli affetti e dei sentimenti materni, e si snoderanno in un percorso tematico appositamente ideato.
Nel corso della serata verrà presentato il progetto Nati per la Musica al pubblico presente con la presenza di Roberta Tardani (vicesindaco del Comune di Orvieto), Serena Ciambella (responsabile servizi educativi del Comune di Orvieto) ed Emanuela Castorri (responsabile servizi Coop. Il Quadrifoglio) che illustreranno le iniziative di prossima attivazione nel comprensorio orvietano. Sarà presente Emanuele Avola, esperto educatore musicale dell’infanzia pre-scolastica. Infine, con un dolce sottofondo musicale, la psicologa Mirella Cleri (Consultorio di Orvieto) declamerà per le future mamme alcune frasi d’amore per esistere, ossia quei pensieri affettuosi e positivi che hanno la facoltà di rafforzare il tenero ma allo stesso tempo saldo legame tra ogni mamma e il proprio bambino.
Nati per la Musica si ripropone di raggiungere le famiglie (attraverso i pediatri) e i bambini (attraverso qualificati educatori musicali che opereranno negli asili), al fine di creare nei primi anni di vita – momento cruciale e insostituibile per l’apprendimento – un clima stimolante da un punto di vista musicale, che possa in modo del tutto naturale facilitare l’acquisizione del linguaggio dei suoni, così come avviene per quello verbale che il bambino padroneggia già all’età di cinque anni. Il progetto si basa su numerosi e rigorosi studi, effettuati con l’ausilio di ecografo 3D e risonanza magnetica funzionale, uno strumento questo che ci permette di vedere le aree cerebrali attivate durante l’ascolto. Studi scientifici di assoluta serietà dimostrano che dal sesto mese di vita intrauterina il bambino ascolta la musica, dimostrando di gradire quella classica o classicheggiante (quella che poi sarà proposta nel concerto), e che dopo la nascita è in grado di riconoscere la musica già ascoltata nel grembo materno. Inoltre, è conclamato che il neonato è in grado di riconoscere la musica distorta, ottenuta alterando opportunamente la musica originale con alterazioni di mezzo tono rispetto alla scrittura originale. Altre ricerche rimarcano i vantaggi cognitivi di soggetti che hanno avuto un contatto precoce e duraturo con la musica. Le stesse ricerche evidenziano anche i vantaggi in termini relazionali, con la famiglia, prima, e successivamente con l’ambiente esterno. Dal sito internet www.natiperlamusicaorvieto.jimdo.com è possibile scaricare in formato PDF gli studi sopra menzionati, insieme a numerose altre ricerche di recente pubblicazione sullo stesso argomento.