Il 14 novembre alle ore 15,30 presso la sala consiliare del Comune si svolgerà la partecipazione pubblica in merito sul progetto delle associazioni di categoria denominato “Orvieto-Centro Commerciale Naturale” emerso dalle riunioni programmate nell’ambito dell’iter del Q.S.V. Orvieto / Quadro Strategico di Valorizzazione.
L’incontro, organizzato dall’ufficio programmazione urbanistica del Comune, è rivolto a tutti gli esercenti di Orvieto Centro (commercianti, ristoratori, albergatori, artigiani) e a tutti i cittadini interessati. Per il Comune di Orvieto interverranno il sindaco Antonio Concina, l’assessore all’Urbanistica Leonardo Brugiotti e il city manager Rocco Olivadese; per le associazioni di categoria: Fabrizio Trequatrini di C.N.A., Sandro Gulino di Confesercenti, Luigi M. Manieri di Confcommercio e Danilo Mira per Confindustria.
L’intero iter procedurale del Q.S.V. / Quadro Strategico di Valorizzazione previsto dalla L.R. 12/2008 “Norme per i centri storici”, è tracciabile; in tal senso la volontà delle associazioni di categoria di avviare un progetto che facesse del centro storico di Orvieto un Centro Commerciale Naturale, anche alla luce di esperienze positive che realtà simili alla nostra città hanno posto in essere, è più volte emerso nelle precedenti riunioni effettuate dal gruppo di lavoro che sta portando avanti le azioni riguardanti l’attuazione del documento definitivo del Quadro Strategico di Valorizzazione di Orvieto. Quello di mercoledì prossimo sarà quindi un ulteriore step nel corso del quale i rappresentanti delle associazioni di categoria esporranno le proprie idee confrontandosi apertamente.
Il QSV è uno strumento di programmazione finalizzato a mettere in atto azioni per rivitalizzare e riqualificare i centri storici. Per questo si configura come un processo circolare e reiterativo, complesso e multisettoriale. E’ lo strumento con il quale, utilizzando un approccio aperto e flessibile, la città e la società locale possono: costruire una visione condivisa e dinamica del proprio futuro e del proprio ruolo; ma anche guidare le politiche, le priorità e gli investimenti per ottimizzarne l’efficacia. Uno strumento, insomma, in grado di accrescere il livello di responsabilità, di produrre buone pratiche, nuove consapevolezze, nuove regole di approccio al governo delle trasformazioni urbane e territoriali aprendo le porte alla cooperazione, alla partecipazione, alla concertazione, al partenariato interistituzionale pubblico-privato, cioè all’attitudine a “fare sistema”.