Le numerose donne del corteo, tra cui molte studentesse, indossavano cartelli con il nome, l’età delle donne assassinate e la causa della morte, per la maggior parte mariti/compagni o ex mariti, fidanzati o ex fidanzati.
La particolare forma di comunicazione scelta dall’associazione è riuscita a sollecitare anche i passanti distratti od imbarazzati davanti alla violenza e forse a rompere il “silenzio” complice degli uomini che agiscono violenza.