A distanza di tempo dall’inizio della raccolta differenziata dei rifiuti vorrei fare delle considerazioni, anche perché sull’argomento si dibatte sugli organi di stampa.
Indubbiamente la raccolta differenziata è un fatto di civiltà, importante per il rispetto dell’ambiente e per la tutela delle risorse limitate della terra unitamente al fatto che, se fatta con i criteri giusti, la raccolta differenziata dei rifiuti è anche un investimento fruttuoso economicamente, come dimostrano esperienze già in atto.
Dal mio punto di vista, limitato e parziale, di utente del servizio osservo però, passeggiando per le viuzze intorno al luogo in cui abito, che è minore il numero dei sacchetti dei rifiuti differenziati in attesa del prelievo rispetto al periodo in cui tale raccolta ebbe inizio.
Segno che l’ entusiasmo iniziale dei cittadini è un po’ scemato.
Inoltre, osservo che delle famiglie del mio isolato mettono in macchina dei sacchi neri dove, presumibilmente vi sono dei rifiuti raccolti in maniera indifferenziata, per gettarli nei cassonetti, magari di Orvieto Scalo, di Ciconia, di Sferracavallo…. dove ancora la differenziata non c’è.
Non è certamente salubre tenere i rifiuti organici in casa per più giorni in attesa del giorno deputato al loro prelievo, non è altrettanto comodo tenersi carta, plastica ecc… in casa in attesa del giorno della loro raccolta, per motivi di spazio e anche di igiene.
Se il successo iniziale è diminuito, anche per problemi oggettivi, come quelli menzionati, perché allora non ripristinare, nei punti dove erano collocati i vecchi cassonetti per la raccolta indifferenziata, dei piccoli contenitori, intonati al decoro di una cittadina d’arte come la nostra, per la raccolta differenziata? Piccoli cassonetti dove i cittadini possano depositare in ogni momento i rifiuti?
Questo potrebbe essere un accorgimento che, e non voglio entrare nel merito degli altri problemi suscitati dall’iniziativa raccolta differenziata, che potrebbe giovare al successo di tale raccolta, fatto, ripeto, di civiltà.
Sarebbe anche utile che il Comune, e se lo ha fatto mi scuso ma non lo ho notato, rendesse pubblico un bilancio quantitativo- qualitativo dell’iniziativa per dare ad essa un senso di realizzazione comune dell’intera città.