SORIANO NEL CIMINO – “Ecco la quel castello antico, ferrigno, che domina il borgo”. Lo descriveva così Luigi Pirandello in uno dei suoi celebri scritti. E’ il Castello Orsini di Soriano nel Cimino protagonista del progetto di rete “Dimore d’Italia”, network di strutture turistico-ricettive e servizi culturali insediati in architetture di pregio e inseriti in contesti di rilevanza storico-paesaggistica; con particolare riferimento ai concetti di valorizzazione, di conservazione del patrimonio immobiliare pubblico e di promozione del turismo come leva di sviluppo dei territori, in ottica di “Sistema Paese”.
Al workshop “Dimore d’Italia”, dedicato agli enti territoriali e organizzato dall’Agenzia del Demanio e Invitalia, ha partecipato anche il sindaco di Soriano nel Cimino, Fabio Menicacci: “Castello Orsini – spiega – è il fiore all’occhiello del nostro paese; proprio da questo presupposto nasce la volontà di inserirlo in un progetto di più ampio respiro, avviato alla luce dei rinnovati orientamenti strategici in materia di promozione dei patrimoni immobiliari pubblici”.
Lo scopo dell’iniziativa è quello di dar vita a un nuovo sistema ricettivo nazionale che si proponga come nodo di accoglienza dei flussi di domanda più sensibili alla fruizione dei beni culturali, e artistici, insediati in architetture di pregio. “Castello Orsini – spiega il sindaco Menicacci – rientra benissimo in questa volontà di valorizzazione e promozione delle bellezze paesaggistiche. Il nostro obiettivo è incentrato sulla volontà di farlo diventare un vero e proprio castello delle Arti e della Cultura”.
La parte esterna sarà dedicata a diverse attività: laboratori delle arti e dei mestieri, antiquarium ciivico (reperti archeologici), spazi dedicati alla vita di grandi personaggi che hanno vissuto Soriano (Francesco Suriano, Ernesto Monaci, Luigi Pirandello, Pier Paolo Pasolini e Fabrizio De Andrè) e le collezioni comunali come la mostra pittorica “Ranucci” e le cartografie antiche della Tuscia. Per l’avvio del progetto è stato selezionato un primo portafoglio di immobili pubblici potenzialmente idonei e tra questi, per l’appunto, figura anche il Castello Orsini di Soriano nel Cimino, di proprietà sia dello Stato che degli Enti territoriali e inserito in accordi di valorizzazione in materia di “federalismo demaniale culturale”. “Ciò che a noi interessa – conclude il sindaco di Soriano – è assecondare le necessità più volte espresse dai tanti cittadini che vorrebbero il Castello Orsini come luogo di incontro creativo e vitale per gli stessi sorianesi”.