L’Amministrazione comunale ha incontrato ieri sera presso l’Autosalone Ford di Silvano Lupi ad Orvieto Scalo, tutti i titolari di attività produttive seriamente danneggiate dall’alluvione di lunedì 12 novembre, allo scopo di condividere con i diretti interessati i provvedimenti che, malgrado la congiuntura in atto, si intendono concretizzare per risollevare l’economia locale e far ripartire, da subito, l’attività economico-produttiva.
Oltre al Sindaco Antonio Concina, hanno preso parte all’incontro i componenti della Giunta, del Consiglio comunale ed i rappresentanti orvietani in Regione e in Parlamento.
Il sindaco Antonio Concina ha sintetizzato gli interventi messi in atto nell’immediatezza dell’evento e finalizzati alla tutela e assistenza delle persone; ha poi ricordato il sopralluogo effettuato dalla Governatrice dell’Umbria Catiuscia Marini finalizzato alla richiesta al Governo della dichiarazione dello stato di emergenza. Infine, ha comunicato il primo stanziamento di 250 milioni di euro approvato in Commissione Bilancio della Camera per le zone del Paese colpite dalle alluvioni dei giorni scorsi ed inserite nella Legge Stabilità.
Quanto all’evento che si è verificato, il sindaco ha aggiunto “la struttura comunale di protezione civile ha lavorato sulla fase dell’allertamento che prevedeva una criticità moderata per il territorio orvietano. Il ponte dell’Adunata é stato chiuso alle 7 di lunedì mattina quando l’acqua era a 7 metri. Via Angelo Costanzi, in due ore e mezzo si è trasformata in un fiume. Ora ci stiamo tutti rimboccando le maniche per ripartire insieme. Non possiamo aspettare. Il Comune farà la sua parte per finanziare il fondo per ripristinare la viabilità. Partiamo rapidamente dalla ricognizione dei danni. Possiamo lavorare sulle scadenze dell’Imu comunale. Con la Fondazione CRO e le banche orvietane stiamo studiando forme di sollievo per mettere in moto 10 milioni di euro in un fondo di garanzia sui prestiti. Un altro milione dovrebbe venire dalle Fondazioni bancarie umbre”.
L’assessore all’Ambiente e Protezione Civile Claudio Margottini ha invece spiegato, con il supporto di dati tecnico-scientifici, cosa è avvenuto la mattina di lunedì 12 novembre sul vasto territorio che va dall’Amiata ad Orvieto, battuto violentemente e con conseguenze catastrofiche da 30 cm di acqua. “Un quantitativo – ha detto – che, per la sua conformazione geologica, si è rilevato catastrofico per il territorio orvietano. Purtroppo, data l’eccezionalità dell’evento, i sistemi regionali di allarme meteo non hanno consentito la previsione del fenomeno per la sua reale intensità”.
“In conseguenza di ciò – ha precisato – vi è stato un impatto violento sul territorio dove l’acqua ha invaso aree che secondo le cartografie di inondabilità del piano di assetto idrogeologico dell’Autorità di Bacino non dovevano mai essere alluvionate. Durante tutto il fine settimana e per il lunedì mattina, l’allertamento della Protezione Civile Regionale su Orvieto relativamente alle precipitazioni era classificato come ‘moderato’ e, dalle 5,03 di mattina, veniva segnalata una fase di pre allarme. Ciò significa che ad Orvieto non c’era la possibilità di prevedere la portata reale del fenomeno”.
“Il dato di fatto – ha aggiunto – è che nella fase di picco transitavano circa 2 mila metri cubi al secondo di acqua arrivati in tempi relativamente veloci. La piena del Paglia si è attestata a 9,5 metri sopra il livello di guardia. Tutto questo ha impattato in oltre 80 aziende, comportando complessivamente non meno di 40 milioni di euro di danni diretti, a cui si devono sommare i danni importanti a 20 appartamenti, e quindi i danni indiretti e secondari al sistema produttivo. Quindi non meno di 50 milioni di euro al sistema comunale a cui si aggiungono i danni alle infrastrutture viarie provinciali e d al reticolo idrografico”.
Dalle testimonianze dei vari imprenditori presenti è emersa la volontà di adoperarsi tutti, a cominciare dalle istituzioni, per rimettere in moto il sistema produttivo e commerciale della zona colpita.
E’ emersa anche la raccomandazione affinché si creino subito le condizioni essenziali per la ripresa produttiva, attraverso strumenti finanziari a “costo zero” per le aziende, già esposte autonomamente con gli istituti di credito per portare avanti la normale attività.
Sono stati sollecitati infine interventi urgenti e definitivi per la messa in sicurezza dell’alveo del fiume Paglia, onde scongiurare nuovi e drammatici fenomeni alluvionali.
L’Amministrazione Comunale ha ribadito di essere a fianco del sistema imprenditoriale e della città intera auspicando che, in modo analogo a quanto ha iniziato a fare il Comune di Orvieto dal punto di vista economico, anche Provincia, Regione e Stato intervengano in proporzione al loro ruolo e capacità.
Il Comune di Orvieto ha istituito il Conto Corrente pro ALLUVIONATI NOVEMBRE 2012 per la raccolta di fondi da destinare ad interventi di prima emergenza.
Il Comune ha accesso presso la Cassadi Risparmio di Orvieto S.p.a. Gruppo Banca Popolare di Bari il Conto Corrente pro ALLUVIONATI NOVEMBRE 2012 per la raccolta di fondi da destinare ad interventi di prima emergenza.
Le coordinate del Conto Corrente intestato al Comune di Orvieto sono le seguenti:
IBAN IT55 P062 2025 7100 0000 1000 754 BIC BPBAITR1