Riceviamo da Pietro Timitilli, coordinatore del Distretto N. 1 di caccia al cinghiale dell’ATC3 Ternano Orvietano, la precisazione che segue e pubblichiamo. Riteniamo chiusa la questione della polemica tra le due squadre di cacciatori.
Caro Direttore
le invio la mia versione alle notizie apparse ieri sul vostro giornale, riferite al coordinatore del Distretto N. 1 di caccia al cinghiale dell’ATC3 Ternano Orvietano Piero Timitilli.
Per il mondo venatorio non occorrerebbe ritornare sull’argomento perché tutti sanno chi è la PAESANA,
chi la rappresenta e i modi di comportarsi nell’attività venatoria.
Per i lettori non cacciatori, ammesso che a qualcuno possa interessare, per rispetto voglio precisare alcune cose:
Sono coordinatore di un distretto di caccia al cinghiale, sono stato eletto a votazione segreta da tutte le squadre
che ci cacciano, l’ultima elezione si è svolta il 20 settembre 2012 con esito unanime e due astensioni di cui
una era del sottoscritto.
Tutte le attività che svolto sul territorio sono dettate da un regolamento e da direttive specifiche emanate dall’ATC3
sopratutto quando si cerca di sensibilizzare le squadre per contenere i danni da cinghiali provocati nelle coltivazioni,
e questo solo attraverso riunioni consentite; oltre ad altre cose ritenute ultili , come organizzare raccolta di beneficenza tra le squadre dei cinghialisti, come in questi giorni da devolvere alla ricerca sul cancro.
Caro Giuliacci, responsabile della Paesana, è inutile che ti affanni per mettere in cattiva luce il sottoscritto, il tuo problema è la difficoltà a poter rimanere all’interno delle norme di questa attività imposte da legge regionali, provinciali e ATC (siamo più seri) .
Un cordiale saluto