Riceviamo da Sinistra Ecologia Libertà di Castel Giorgio e pubblichiamo
Come se non fosse successo niente!
Il 28 settembre si sono dimessi dalle cariche di giunta, che ricoprivano, il vicesindaco (che, lasciando, ha accusato il sindaco di “una gestione personalistica ed accentratrice”) e l’assessore al turismo e ai servizi sociali; il consiglio comunale previsto per quello stesso giorno non si è potuto tenere per mancanza di numero legale; in seguito alle dimissioni dei due membri della giunta la maggioranza non è più in grado di garantire il numero legale ed è ormai una maggioranza minoritaria… E tanto… Fanno finta che non sia successo niente!
LE DEMOCRATICHE DISPOSIZIONI DEL DEMOCRATICO PD
Le democratiche disposizioni del democratico PD sono quelle di tirare avanti comunque senza tentennamenti né ripensamenti. Se i consigli comunali non si potranno più tenere in prima convocazione, vorrà dire che da ora in poi si terranno in seconda (visto che in seconda convocazione, chissà perché, non è richiesto il numero legale). Poi i consigli meno si faranno e meglio sarà, l’importante è tirare a campare. Povero consiglio comunale, come è ridotto! Ma per il democratico PD va bene così. Che bella lezione di democrazia!
Secondo noi però i cittadini di Castel Giorgio meriterebbero un po’ più di rispetto. Ma dei cittadini certi amministratori si ricordano solo quando c’è da andare a chiedere i voti.
IL CONSIGLIO COMUNALE (IN SECONDA CONVOCAZIONE) DEL
30 SETTEMBRE 2012
Il primo esempio pratico di questo tirare a campare lo si è avuto nel consiglio comunale (indetto, manco a farlo apposta, in seconda convocazione) tenutosi il 30 settembre alle ore 18,30.
Consiglieri di maggioranza presenti: 6
Consiglieri di minoranza: 3
Consiglieri assenti: 3 (2 della fu maggioranza ed uno di minoranza).
Sulla questione politica: un silenzio assordante; solo i consiglieri di opposizione presenti hanno sollevato il problema senza avere (ovviamente) nessuna risposta; tutti gli altri zitti e mosca.
Pare che oggi, nell’età del nuovo che avanza, è così che si amministra, rimanendo inchiodati alle poltrone anche quando i numeri non ci sono più .
Per noi essere democratici ha un significato diverso. Perciò critichiamo duramente questo modo di fare e rimaniamo convinti che una maggioranza zoppa, lacerata ed ormai minoritaria dovrebbe trarre ben altre conclusioni. Tenere artificiosamente in vita (con una forma di accanimento terapeutico) un’amministrazione decotta più che un vantaggio è un danno per il paese, come i cittadini già da mesi possono inequivocabilmente constatare.
IL PROGETTO GEOTERMIA ED I MIRACOLI SETTEMBRINI
Come se non bastasse, poi, questa maggioranza decotta e minoritaria, a breve, dovrà pronunciarsi sul progetto per lo sfruttamento dell’energia geotermica nel territorio dell’Alfina.
Noi riteniamo che una scelta del genere, per le gravissime implicazioni geologiche ed ambientali che comporta, non possa essere fatta senza interpellare formalmente i cittadini e tenere nel dovuto conto il loro parere . Certe implicazioni, difatti, non possono essere né sottaciute né sottovalutate, ecco perché tutti dovrebbero essere coinvolti.
Non vorremmo, per esempio, che, per incanto, dopo che il Comune di Castel Giorgio è stato considerato per anni ad elevato rischio sismico, dal settembre 2012, tale rischio fosse improvvisamente valutato di minore entità. La cosa sarebbe un po’ strana ed apparirebbe quasi come un miracolo. Ma, certo, i cittadini di Castel Giorgio, soprattutto quelli che hanno provato e sperimentato sulla loro pelle le forti, prolungate e ripetute scosse di terremoto del dicembre 1957, non ci crederebbero poi tanto. Eppure in Italia i santi possono fare miracoli in qualsiasi momento.
Noi che, però, guardiamo con diffidenza a certi miracoli manteniamo tutte le nostre preoccupazioni. Per questo ribadiamo che prima di pronunciarsi sul progetto geotermia è indispensabile interpellare formalmente i cittadini, soprattutto in un momento come questo, in cui l’amministrazione non ha più la necessaria fiducia politica per prendere decisioni di tale portata.