Riceviamo da PSI Orvieto e pubblichiamo
La Federazione Provincialedi Terni del Partito Socialista Italiano plaude alle primarie che si svolgeranno il 25 novembre ed al ruolo del Segretario Nazionale Nencini che, sottoscrivendola Cartad’Intenti con il PD e con SEL, è riuscito a ridare al PSI il ruolo a sinistra che gli spetta, e soprattutto a costruire un’alleanza riformista sul modello delle grandi democrazie europee.
Il segretario nazionale Nencini ha paragonato il cammino del PSI degli ultimi tre anni ad “una attraversata nel deserto” che, conla Cartad’Intenti e con le primarie, sta volgendo al termine.
Ora si tratta di avviare su tutto il territorio nazionale azioni concrete come una campagna pubblica per l’abolizione dei costi impropri nelle bollette della luce e del gas e delle tasse iniquie sulla benzina.
Lo faremo, seguendo attentamente le indicazioni della Carta d’Intenti, con una petizione popolare e con ordine del giorno da presentare in ogni contesto istituzionale, con l’attenzione e la consapevolezza che l’unica via per riportare al governo in Italia la sinistra deve passare attraverso un’alleanza riformista e necessariamente dovrà dialogare con l’area del cattolicesimo liberal-democratico che l’Italia repubblicana ha conosciuto in passato e dove sono state realizzate le più grandi riforme ancora oggi assi portanti della nostra democrazia.
Nel Partito Socialista Italiano della Provincia di Terni è in atto, nelle sue sezioni, un’ampia discussione sulla vicenda delle primarie: la sezione Quarto Stato di Cospea di Terni, il cui direttivo si è riunito il giorno 16 ottobre, si sofferma sulla necessità di puntare sulla Carta d’Intenti sottoscritta con PD e SEL per ridare il ruolo che compete al Partito Socialista e soprattutto per ripartire dall’idea civica del bene comune.
La Federazione Provincialedi Terni, chiede a tutti gli iscritti che sugli eccessi e i protagonismi prevalga la responsabilità che ci ha permesso di difendere il nostro partito fin qui e che ora ci deve vedere tutti impegnati, nelle primarie, a sostenere il candidato Bersani, non per il suo passato, ma per quello che ha sottoscritto nella carta d’Intenti che lo impegnerà a costruire un’alleanza riformista dove il PSI tornerà a svolgere il ruolo che gli compete in Italia ed in Europa.
Segue la lettera del segretario PSI Riccardo Nencini
Care compagne e compagni, care amiche e amici,
sabato scorso a Roma ho sottoscritto, assieme a Pierluigi Bersani e a Nichi Vendola, la “Carta di intenti” della nuova alleanza riformista Pd-Sel-Psi.
Per la prima volta la sinistra riformista si presenta agli italiani più forte e con un progetto per governare l’Italia.
Con due certezze: la “foto di Vasto” non esiste più (escluso definitivamente il giustizialismo di Di Pietro, esclusi gli estremismi che nel 2008 affossarono l’Unione); assieme all’alleanza, regole chiare per le primarie, per una competizione in cui il senso di responsabilità dovrà prevalere sugli eccessi e sui protagonismi
C’è, da parte di ciascuno di noi, la consapevolezza che questa strada si possa intraprendere mostrando coesione, chiarezza nelle proposte che avanziamo e attraverso un patto pubblico per il bene comune.
Abbiamo fatto la nostra parte e ci siamo ripresi il posto che ci spettava nella sinistra italiana.
Portando in testa all’agenda politica dell’alleanza temi e proposte che negli ultimi mesi hanno caratterizzato la nostra azione politica: abolizione dell’Imu sulla prima casa e introduzione di una patrimoniale sulle grandi ricchezze; più merito nella scuola pubblica; più laicità, che significa regolamentazione per legge del “fine vita”, riconoscimento giuridico delle famiglie, la Chiesa che paga l’Imu per le sue attività commerciali. Sempre in tema di laicità, nei prossimi mesi promuoveremo due grandi incontri pubblici: il primo a Udine, nel nome di Loris Fortuna e Beppino Englaro; il secondo a Roma, per fare del PSI il punto di riferimento di tutta l’area laica.
Contestualmente all’avvio della campagna elettorale per le primarie – che non ci vede impegnati con nostri candidati ma a maggior ragione ci rafforza nel ruolo di “sentinelle” di un percorso di coesione tra i partiti e lealtà alla Carta di intenti – avvieremo su tutto il territorio nazionale una campagna pubblica per l’abolizione dei costi impropri nelle bollette di luce e gas e delle tasse inique sulla benzina. Lo faremo in maniera capillare, con una petizione popolare e con ordini del giorno che i nostri eletti presenteranno nelle istituzioni, dai consigli comunali a quelli regionali.
La traversata nel deserto sta volgendo al termine. Abbiamo resistito in questi anni tra mille difficoltà, ma siamo rimasti fedeli ai nostri ideali e alle ragioni del socialismo italiano, nella consapevolezza che l’unica via per riportare al governo dell’Italia la sinistra avrebbe dovuto passare da un’alleanza riformista sul modello delle grandi democrazie europee. Un’alleanza che dovrà dialogare con il campo del cattolicesimo liberaldemocratico, ripensando al fatto che tutte le grandi riforme che l’Italia repubblicana ha conosciuto sono passate da un accordo tra queste due anime.