Riceviamo dal gruppo PdL Comune Orvieto e pubblichiamo.
Il confronto ed il dibattito maturato in merito all’approvazione del bilancio ha evidenziato due situazioni che hanno grande rilevanza politica. La prima riguarda la assoluta e totale assenza di proposte da parte della minoranza, la seconda ha per oggetto la evidente opera riformatrice che sta palesemente emergendo dal lavoro messo in atto dal Sindaco e dalla sua maggioranza. Relativamente alla prima questione, rileviamo che durante il dibattito in Consiglio Comunale la minoranza non ha dato corso a nessuna proposta concreta, tanto che lo strumento degli emendamenti è rimasto lettera morta. In buona sostanza, a fronte di comunicati stampa di fuoco, all’interno dei quali in maniera ossessiva viene sempre evidenziata la totale incapacità e inadeguatezza della Giunta Concina, la minoranza non è stata in grado di presentare neanche una proposta concreta per dimostrare di avere idee e progetti alternativi, al fine di contribuire nella risoluzione delle situazioni che stanno sul tappeto e che necessariamente occorre affrontare. Dopo aver letto ed ascoltato parole pesanti all’indirizzo di Concina, ci saremmo aspettati che la stessa minoranza riuscisse a liberarsi dalle critiche fine a se stesse e proponesse attraverso la presentazione di emendamenti un proprio progetto alternativo, uscendo dagli inconcludenti e fumosi attacchi “a prescindere”. Il bilancio, principale (e forse unico) atto politico di un’Amministrazione, è il vero banco di prova per confrontare programmi, progetti e proposte: ed invece, la minoranza ha di nuovo perso il treno per dimostrare di avere un progetto politico alternativo e per superare la stucchevole contrapposizione fondata sul nulla. Come sempre avviene, alle tante parole, non sono seguiti i fatti. Al contrario, piaccia o meno, con la presentazione di questo bilancio il Sindaco e la sua maggioranza hanno dimostrato di avere messo in moto un vero e proprio processo riformatore. Nei documenti di bilancio di questi tre anni – compreso quest’ultimo documento – si palesano in maniera chiara ed inoppugnabile le numerose riforme strutturali. Solo per riportarne alcune, ed in attesa che fra qualche settimana esca un vero e proprio “libro bianco” sul lavoro concluso e su quello programmato, riteniamo doveroso citare solo alcuni dei risultati raggiunti, con la serietà di farlo citando elementi oggettivi. Se è ormai metabolizzato dalla cittadinanza orvietana l’eccezionale risultato raggiunto in merito alla strutturazione di un bilancio che ormai tende al pareggio (ricordiamo ancora una volta che l’ultimo bilancio – anno 2009 – redatto del vecchio sistema politico aveva un disavanzo, solamente in quell’esercizio, di 7,5 milioni di euro), occorre focalizzare l’attenzione su alcune realtà sostanziali. La spesa pubblica, vero cancro di tutte le amministrazioni, è diminuita di quasi il 20%, passando da una cifra di 28 milioni di euro ad un ormai consolidata cifra di 24 milioni di euro: il costo per il personale è sceso strutturalmente in tre anni di circa un milione di euro, passando da 220 a 175 dipendenti e portando il numero dei dirigenti, compreso il Segretario Generale, ad un numero di 4 (ricordiamo che negli anni d’oro di soli dirigenti ce ne stavano 10). La lotta all’evasione, grande cruccio di tutte le forze politiche(specialmente a sinistra), è stata attuata e gestita con grandissimo slancio, tanto che nell’anno 2011 ha raggiunto la cifra record di 930.000 euro: questo grandissimo risultato migliora il rapporto tra cittadini onesti ed amministrazione comunale e dimostra come la Giunta abbia fatto della lotta agli evasori un vero e proprio credo politico. Le partite sui derivati hanno dimostrato che i tanti apprendisti stregoni avevano torto marcio e che è ormai cosa assodata che la transazione RBS e la causa civile intentata contro BNL abbiano prodotto benefici per il presente ed ancora di più per il futuro: a differenza di che nel passato scaricava verso le giovani generazioni il peso del costo finanziario di queste allegre ed improvvide operazioni di finanza creativa, l’attuale maggioranza ha avuto la forza ed il coraggio di agire per liberare il futuro della città dal cappio dei “derivati” e dalla sudditanza nei confronti delle banche. L’aver preso in gestione diretta i parcheggi ed averli fatti ritornane nella piena e totale disponibilità del Comune, ha dimostrato come sia cambiata musica rispetto alla sudditanza con alcune strutture regionali o provinciali e, soprattutto, dimostra come questa scelta abbia prodotto un incremento nelle entrate perle casse del Comune di almeno 1 milione di euro, e questo in un lasso di tempo di soli due anni. Sono questi alcuni esempi dell’azione riformatrice messa in campo dalla maggioranza che sostiene il Sindaco. Maggioranza che vede il gruppo che fa riferimento all’intera area di centro destra impegnato in prima persona e con grande sforzo. Pertanto, riteniamo che quanto sopra evidenziato, siano esempi importanti e che non possano essere banalizzati: soprattutto da parte di coloro che non hanno avuto neanche la capacità di presentare uno straccio di emendamento al bilancio. Un vecchio brocardo latino dice: “verba volant, scripta manent”.