Ammonta a circa 4 milioni e 300 mila euro la somma destinata dalla Regione Umbria a sostegno dei servizi educativi per la prima infanzia. A renderlo noto è la vicepresidente della Regione Umbria con delega all’Istruzione, Carla Casciari, sottolineando chela Giunta regionale ha approvato il programma annuale in materia.
“Di queste risorse – ha detto Casciari – circa 3milioni e 300 mila euro sono di provenienza regionale, alle quali si aggiungono 1 milione 050 euro derivanti dal Fondo politiche per la famiglia chela Giuntaregionale ha destinato a sostegno del Programma annuale. Si tratta di un impegno importante – prosegue – che arriva in un momento di grande difficoltà economica e di tagli da parte del Governo. Malgrado ciò,la RegioneUmbrianon solo ha mantenuto il budget dello scorso anno ma, decisamente in controtendenza, ha messo a disposizione 1 milione di euro in più. Lo stanziamento permetterà ai comuni e ai servizi privati, profondamente colpiti dai tagli di risorse e dalla crisi economica, di poter contare su nuovi fondi per il potenziamento e la gestione del sistema dei servizi, ovvero asili nido, sezioni integrate tra scuola dell’infanzia e nido, spazi gioco e altro. I finanziamenti assicureranno così un sostegno alla copertura dei costi dei servizi stessi, garantendone la diffusione anche nei centri di minori dimensioni promuovendo risposte più consone alle esigenze della famiglia umbra. Una quota importante di risorse sarà finalizzata alla promozione e al sostegno della qualificazione delle strutture”.
“La Regione Umbria colloca la formazione degli operatori alla base dello sviluppo del sistema stesso e della qualità degli interventi per i bambini e per le famiglie – prosegue la vicepresidente – e, per tali motivi,la Giuntaregionale ha, fin dall’entrata in vigore della legge regionale ‘30/2005’, attivato iniziative di approfondimento per tutto il personale dei servizi pubblici e privati. Anche con il nuovo programma si intende proseguire con le attività di formazione per garantire la qualificazione sia per gli educatori dei servizi, che per i coordinatori pedagogici degli stessi”.