Riceviamo dalla segreteria del Pdci dell’Orvietano e pubblichiamo integralmente.
“Il primo cittadino Orvietano dovrebbe consegnare al segretario generale del Comune la lettera di dimissioni. Per il venire meno della maggioranza uscita dal voto sul Riordino istituzionale, le divisioni del centrodestra diventano conclamate, rafforzate anche dalle ennesime dimissioni,questa volta del consigliere sennonché vice presidente del consiglio Turreni, e sono otto o forse più le dimissioni accumulate , si è perso il conto, in aggiunta ci annovera anche la questione di Ranchino e Orvieto libera che di fatto in fase di approvazione di bilancio hanno tolto la spina a Concina. Il documento salva – Terni del Cal, è stato approvato in regione dal vicesindaco e bocciato ad Orvieto dalla maggioranza consiliare che ha visto contrapposto il voto del sindaco a quello dei consiglieri di centrodestra che lo sostengono, e l’appoggio invece di quelli di centrosinistra. Più che una contraddizione è un escalescion costante di motivi per il quale il sindaco si dovrebbe dimettere. Qualcuno si chiederà Verso nuove elezioni? Certo chiediamo proprio questo. Dopo che il sindaco e la sua amministrazione non sono in grado di produrre nulla , Ci sembra superfluo ma è doveroso elencare alcuni atti del “nostro” sindaco che periodicamente cerca di giustificare i suoi fallimenti con delle grossolane pseudo responsabilità da attribuire a chi sa chi, oggi appellandosi alla crisi economica generale, domani mistificando la realtà e cercando di attribuire la colpa del suo fallimento al consiglio o sempre al passato, ma qualche cosa bisogna citare quindi, alienare ricchezze pubbliche, svendere farmacie, smembrare, di fatto, fino a portarli al collasso gli asili, aumento delle quote per le mense, portare alla massima aliquota l’imu, togliere l’i.s.e.e. per pagare le rette mensili delle scuole imponendo una quota unica di 250,00 euro per tutti, tasse sui pullman, tassa di soggiorno per i turisti, un impegno incessante alla ricerca di continui tagli da un lato e continui aumenti delle imposte e tasse dall’altro. Chiediamo come Partito dei Comunisti Italiani che il sindaco e la sua maggioranza prendere atto che, all’interno del Consiglio Comunale, non esiste più la maggioranza uscita dal responso elettorale . Consiglieri,Sindaco e giunta Dimettano subito il mandato per rispetto istituzionale di fronte ai cittadini e all’intera città”.