Dopo le mie dimissioni, ora che sono un po’ meno occupato, riprendo la parola per contrastare l’ennesima “espertata” di Massimo Gnagnarini, se non altro per amore di verità e precisione.
E’ falso che il gettito IMU sia stato concepito dal Governo Monti per rimpiazzare puramente e semplicemente il gettito dell’ICI eliminato da Berlusconi, come sostiente questo “esperto”, perché il gettito Ici è stato ed era di 7 miliardi di euro, mentre l’IMU avrà un gettito di oltre 21 miliardi di euro (nelle aspettative del Governo). Parliamo quindi di tre volte tanto, visto che i “numeri son numeri”, ma di questa falsità credo che se ne siano accorti tutti quelli che hanno già pagato le prime rate della nuova imposta IMU, nettamente superiori a quanto si pagava in unica soluzione per l’ICI.
E’ falso che la Giunta Concina abbia fissato le aliquote addizionali dell’IMU tutte al massimo; vero è invece che non sono al massimo sulla prima casa, mentre lo sono per le seconde case ed (ahimè) per le atttività produttive.
E’ falso che sia riamsto invariato il volume dei trasferimenti dallo Stato centrale agli enti locali ed in particolare ai comuni; vero è invece – come peraltro dicono tutti nessuno escluso salvo Gnagnarini – che i comuni sono stati pesantemente taglieggiati dal Governo Monti che ha scaricato su questi enti locali la responsabilità di “rifarsi” sui cittadini, soprattutto per finanziare i servizi essenziali.
E’ falso che Gnagnarini sia stato l’unico che abbia sostenuto la necessità per il Comune di gestire in proprio i parcheggi; vero è invece che dovendo coprire i debiti fuori bilancio lasciati dalle precedenti amministrazioni, la Giunta ed il Consiglio Comunale decisero in sede di riequilibrio di tentarare di dare in gestione i parcheggi ad un privato in cambio di ingente somma da anticipare tutta in una volta pari ad €. 2.800.000.
E’ falso che il sottoscritto abbia “snobbato” Gnagnarini (poverino), vero è invece che l’ho sbugiardato più volte (qualora ce ne fosse ancora bisogno, dopo che l’aveva già fatto ripetutamente il suo stesso partito) come accadde, fra le varie volte, sulla questione delle cartolarizzazioni, su cui “l’esperto” ha inteso organizzare addirittura un “autorevole” convegno, con conclusioni manifestamente strampalate soprattutto in punto di diritto.
Non so se l’abbia snobbato qualcun altro, ma a me mi ci trova sempre sulle sue curiose amenità, per contrastarlo sul “piano tecnico e programmatico in antitesi alle tesi che andav(a) esponendo”.
Che poi Gnagnarini sia uno che ha inutilmente terrorizzato lettori e cittadini (ma non me) con le sue catastrofiche sparate, penso siano ormai i fatti e la storia politica e amministrativa della città che stanno lì a dimostrarlo, oltre agli innumerevoli documenti controfirmati dai funzionari comunali, fra cui – udite udite – l’ultimo parere positivo al bilancio reso all’unanimità dai revisori dei conti, compresi quelli “ostili”, nominati da chi c’era prima della Giunta Concina, parere però che Gnagnarini si guarda bene dal trattare.