L’invito è esplicativo. In tempi di crisi economica e di variazioni climatiche c’è chi pensa ad una scappatoia e rivolge l’attenzione alla canapa, antica coltura che ha fatto la storia ed ha favorito il diffondersi delle civiltà. Erano di canapa le vele e il cordame delle imbarcazioni che solcavano i mari, di canapa gli abiti “dell’alma Roma” e molti lintei su cui erano scritte le leggi… Di canapa e calce gli intonaci su cui i pittori hanno reso eterni gli affreschi, di argilla e canapa le grandi “tegole” lasciate dai Romani… Ed erano di canapa le coperture dei carri del far west che caratterizzarono l’America degli albori. E sulla produzione della canapa gli U.S.A. avevano coniato il loro slogan per vincere la seconda guerra mondiale. “Hemp for victory” dicevano i filmati pubblicitari. L’elenco potrebbe continuare all’infinito. Eppure sono bastati pochi anni perché la canapa divenisse il nemico da abbattere e si passasse al petrolio, tanto da divenirne totalmente, universalmente dipendenti.
Ora che siamo arrivati alla crisi, anche ambientale, le semplici parole “Siete tutti invitati alla Festa della raccolta”, se non altro destano curiosità: raccolta di che? Naturale: raccolta del seme di canapa! Stessa osservazione per l’invito “Passa alla canapa!” che costituisce un vero input: possibile che una coltura stagionale abbia tanta potenzialità?
Per scoprirlo basta partecipare all’iniziativa, workshop gratuiti, organizzata dall’Associazione Nazionale Architettura Bioecologica e da Assocanapa per il 27 – 28 ottobre in due luoghi diversi dell’Emilia: a Nonantola la giornata di sabato dedicata alla bioedilizia sui temi: “Uso della canapa in edilizia” con dimostrazioni pratiche e “la canapa per la ricostruzione” dove, a conclusione, verrà presentata la prima casa in canapa realizzata in Italia (edificio in classe A). Generalmente, vedi il caso di S. Anatolia di Narco, a queste iniziative partecipano architetti, ingegneri, geometri, tecnici dell’ambiente provenienti da varie parti d’Italia, a dimostrazione dell’interesse e della sensibilità da parte degli addetti verso il ritorno alla canapa nel settore dell’edilizia.
Per i più curiosi: “la festa della raccolta” si svolgerà presso l’azienda agrituristica “La Bassa” a Rastellino di Castelfranco dove manualmente verrà raccolto il seme di canapa e su prenotazione si potranno consumare spuntino, merenda e cena sullo stile contadino, con prodotti locali e canapa.
Sul versante della canapa l’azienda è agli inizi in quanto solamente da quest’anno alla coltivazione di alberi da frutto ha aggiunto quella della canapa. Si può dire tuttavia che ha trovato la via giusta perché il seme andrà all’Istituto agrario che ne estrarrà olio essenziale mentre il destino del canapulo verrà seguito dai tecnici di Assocanapa. Diciamo che nei tempi passati il canapulo del canapone, cioè della canapa da seme, veniva usato per ottenere tessuti grezzi per sacchi, teli del pane… Attualmente, passata l’era dei servi della gleba, la macerazione in acqua risulterebbe estremamente costosa. Ne consegue che nemmeno il canapulo della canapa viene destinato al tessile, ma tutto il tiglio viene indirizzato verso destini “meno nobili”.
Per saperne di più e partecipare, di seguito diamo i contatti.
Informazioni:
agricoltura: 393 3115193; fuzzi@live.it
architettura: 347 2711878; officinadelbuoncostruire@yahoo.it
prenotazione obbligatoria per merende e cena: 333 9344725; info@agriturismolabassa.it