Riceviamo dai consiglieri provinciali Longaroni e Garillo e pubblichiamo.
“Un Progetto Orvietano all’interno del riassetto umbro”. E’ quello che propongono Daniele Longaroni e Stefano Garillo (Pd) che hanno diffuso la seguente nota: “Sulle riflessioni che in questi giorni si stanno susseguendo nel dibattito per il riordino della nostra Regione, siamo convinti che nulla debba essere lasciato inevaso per provare a dare maggiore equilibrio politico, sociale ed economico all’Umbria. Siamo convinti che il ruolo fondamentale spetti alla politica e ai territori. L’Umbria, infatti, è la Regione dei territori per eccellenza, mal disegnata dal punto di vista dei confini territoriali provinciali. La chiusura delle province come Enti quali siamo stati abituati a viverli in questi anni, è solo la prima delle misure che occorrono in quella che dovrebbe essere la non più rinviabile riforma dell’architettura istituzionale dello Stato. Ma, a nostro avviso, devono essere i territori a giocare un ruolo da protagonisti, lavorando a proposte organiche di rappresentanza politica, sociale, economica in un contesto regionale o macro regionale e nazionale. L’apertura del dibattito legato alla necessità di disegnare delle aree vaste per il territorio regionale che sappiano dialogare con i territori confinanti di altre regioni può essere la chiave di volta per una Regione competitiva e solidale. Occorre uno slancio innovativo anche dal punto di vista del monitoraggio e del reperimento di finanziamenti europei, delle sinergie interregionali funzionali ad uno sviluppo economico equilibrato e legato alle vocazioni dei territori. Per questo non ci interessa definire ora il numero delle aree vaste ma semplicemente i contenuti del progetto che può permettere all’Orvietano di impostare il proprio futuro economico, sociale e sanitario. Comprendere quali sono le linee di sviluppo per l’Orvietano, le esigenze, le vocazioni; sulla base delle necessità si può realizzare un Progetto Orvietano e solo a quel punto determinare la migliore delle soluzioni possibili dal punto di vista del riordino istituzionale regionale. È un percorso che deve per forza di cose avere questa cadenza poiché ognuno è conseguenza dell’altro. Abbiamo lanciato, come consiglieri provinciali di centrosinistra dell’Orvietano, la proposta di convocare tutti gli amministratori di coalizione del territorio per fare una prima riflessione, comprendendo anche che l’opportunità di arrivare, alla fine di questo percorso, ad una proposta che sia dell’Orvietano tutto e non solo di una parte politica, possa essere il segno evidente di un territorio unito e pronto ad agire in termini unitari per ritrovare un ruolo di protagonismo nel contesto regionale. Per questo, accogliendo l’appello di vari amministratori di Centro sinistra dell’Orvietano che si sono già espressi pubblicamente sull’argomento, rilanciamo l’idea della convocazione degli stati generali degli amministratori di centrosinistra dell’Orvietano”.