ALLERONA – Non è stato il classico, per quanto esecrabile, furto al cimitero. No, stavolta i ladri non hanno fatto razzia di fiori o immagini sacre, ma hanno letteralmente depredato il cimitero di Allerona di qualsiasi traccia di rame: discendenti, grondaie, caditoie, canaline di scolo delle acque piovane. Anche fioriere, se composte dall’ambito materiale rosso che sul mercato nero è rivenduto a prezzi vantaggiosi. E’ stato un vero e proprio raid quello messo a segno da ignoti nella notte tra giovedì e venerdì. Ieri mattina, l’amara scoperta da parte di alcune persone della zona in visita ai familiari al camposanto. Sul posto si sono recati subito i carabinieri alle prese da tempo con questo genere di furti.
Il tecnico comunale di Allerona che ha effettuato il sopralluogo non ha ancora quantificato l’ingente danno. Danno che, come se non bastasse, non si riferisce solo alla quantità di metallo asportato, ma anche ai danneggiamenti che i malviventi hanno procurato a loculi e cappelle per portare via i materiali. Ci sarà da mettere a posto e il Comune sa proprio come fare. “Le stime sono ancora approssimative. Ma anche si trattasse di 15 – 20mila euro – osserva il sindaco Valentino Rocchigiani – non sappiamo dove trovarli con l’attuale capacità di indebitamento dei Comuni”.
La zona era già stata presa di mira in passato per furti di questo genere. A Villalba e soprattutto lungo la ferrovia lenta che, nel tempo, è stata letteralmente saccheggiata. Il furto di rame è un business che viaggia dall’Italia alla Cina. Lo gestiscono vere e proprie organizzazioni criminali, composte da malviventi rom, romeni, bulgari e iugoslavi e da qualche tempo, vista la crisi, anche da bande di italiani.