SORIANO NEL CIMINO – L’Ave Maria sarda cantata da Fabrizio De Andrè e Mark Harris ha aperto tutte le serate del Festival. L’artista, l’uomo Fabrizio, ha raggiunto il suo scopo: è arrivato al cuore di tutti, riuscendo a declinarsi, a distanza di anni, non solo nel contenuto e nel messaggio ma anche, e soprattutto, nella sostanza. Enorme successo di pubblico, e consensi, a Soriano nel Cimino, per la 1^ edizione del Festival “Risonando De Andrè”.
Un inizio emozionate quello che ha caratterizzato la terza e ultima serata del Festival, nel quale la banda di Soriano nel Cimino, grazie alla direzione del maestro Americo Gorello, ha cantato, suonato e interpretato i testi di Fabrizio De Andrè insieme allo storico chitarrista Michele Ascolese: “Ho lavorato per ben 9 anni con Fabrizio – ha spiegato – . Cosa mi ha lasciato il suo ricordo? Indubbiamente una grande voglia di chitarra”.
L’idea, nata dalla volontà del sindaco Fabio Menicacci, Alberto Santini e del direttore artistico Pier Michelatti, ha voluto omaggiare la memoria dell’artista genovese, assiduo frequentatore della Tuscia e, in particolare, di Soriano, perla dei Cimini, dove ha lasciato numerosi amici. La musica di De Andrè riesce a raccontare, anche senza l’utilizzo necessario delle parole, storie umane. Di vita.
“Sono stato per ben due volte ospite a Soriano – ha affermato Pier Michelatti, direttore artistico del Festival – . Il sindaco Fabio Menicacci, quando mi ha parlato di questa idea, ha ricevuto da parte mia il massimo entusiasmo nel volerla concretizzare. Fabrizio ha cambiato la mia vita, altrimenti sarei stato probabilmente un geometra frustrato. Rimarrà sempre nel mio cuore”.
Sul palco, nel corso delle tre serate, si sono alternati quattro gruppi musicali: Kinnara, Zirichiltaggia, Banda Rivale, Il Suonatore Jones (vincitore del Festival) che hanno eseguito i brani di De Andrè in due serate accompagnando, la terza e ultima, che ha visto invece allietare il pubblico presente con il concerto di Teresa De Sio.
“A distanza di poco più di un anno dalla nuova amministrazione – ha spiegato il sindaco Menicacci – stiamo cercando di conferire la giusta linfa vitale, con importanti opportunità di valorizzazione e promozione turistica, alla nostra Soriano. Due mesi fa con il Premio Calabrese, di cui Antonio Agnocchetti è stato un importante promotore, e ora con il Festival dedicato al grande Fabrizio De Andrè, stiamo intraprendendo la via giusta. Anzi, la migliore”.