Ad Orvieto apre una bottega di artigianato artistico e una galleria d’arte contemporanea voluta da Giuliano Baglioni e Fabrizio Porru titolari de “Il legno srl”. Inaugurazione sabato 8 settembre dalle ore 18,00 alle 22,00, ospitando al suo interno una sala interamente dedicata alla Galleria Maitani. Il connubio di forte spessore fra le due attività, quella di esposizione dell’artigianato-artistico e delle opere d’arte di illustri artisti contemporanei, non ha precedenti dopo la chiusura dei battenti di quel celebre “laboratorio di cultura e di arti visive” che i fratelli Montanucci attivarono alla fine degli anni ’60.
Lo ricorda Memmo Masnada nella suo recente articolo “Rinasce una Galleria d’Arte Moderna ad Orvieto, in via Garibaldi” citando soprattutto il lavoro di Giulio, che portò avanti la galleria con particolare dedizione e capacità per oltre vent’anni. Siamo distanti da quel periodo, dall’edonismo reganiano, dalle “Cronache dagli anni Ottanta”, adesso quello spazio espositivo si trova a rivivere in altro modo e sotto altre forme nei centralissimi locali di via Garibaldi 36, in una delle strade di maggior transito turistico di Orvieto, una sistemazione davvero molto connotata che permette al visitatore di entrare e trovarsi fisicamente in mezzo a grossi capolavori di Ugo Attardi, Renato Guttuso, Alberto Burri, Jules Maidoff, Rufino Tamayo, Bruno Canova, Joseph Levin, Lorenzo Fonda, Emilio Greco, Livio Orazio Valentini, tanto per iniziare. “Sì, di primo atto si deve parlare- queste le parole di F. Fabiani che cura gli eventi -il nostro target di visitatori verrà sorpreso nell’animo con una serie di iniziative che si susseguono in galleria così da non deludere né per la qualità né per l’abilità di presentare le cose giuste nel modo giusto”. E provocatoriamente continua: “Siete in crisi? pazienza, è un problema che non riguarda l’arte che, per fortuna, di questa crisi si alimenta indicando possibili vie di fuga”. È fuori da ogni dubbio che all’interno del più “casalingo” mercato italiano d’arte ci sono bellissime realtà e piccole eccellenze, in queste più che in altre realtà si recupera ancora un rapporto diretto tra artisti e galleristi. Certo spetta ai visitatori l’ultima parola e senz’altro è invidiabile il coraggio di aprire uno spazio dedicato ad espressioni contemporanee soprattutto con un’eredità importante come quella della Galleria Maitani.