Si è conclusa domenica 23 settembre con la proclamazione del vincitore di Argot Off la tre giorni orvietana dedicata alla drammaturgia contemporanea, organizzata da Ar.Tè Stabile d’Innovazione e Argostudio.
La giuria ha decretato vincitore lo spettacolo Orlando-Orlando della compagnia Indigena Teatro, con Stefano Scandaletti, per la regia di Stefano Pagin, che ha partecipato alla selezione finale con altre 4 giovanissime compagnie che hanno presentato i loro lavori al Teatro del Carmine (Matuta Teatro, La Fabbrica, Baby Gang, Collettivo Pirate Jenny). Secondo le indicazioni del Bando di Argot Off, Orlando – Orlando sarà inserito dal 2 al 7 aprile nella programmazione del Teatro Argot di Roma (in allegato le motivazioni della giuria presieduta da Antonio Audino).
Accanto alla rappresentazione dei 5 spettacoli, un altro momento particolarmente significativo è stato il convegno di apertura della tre giorni denominato Naufragi e Vocazioni, coordinato da Antonio Audino ed introdotto da Maurizio Panici, a cui hanno partecipato con interventi concreti ed appassionati diversi esponenti di alcune tra le più interessanti personalità artistiche del teatro d’innovazione: tra gli altri Roberto Latini (Fortebraccio Teatro), Luca Ricci (C.Re.S.Co. e Festival Kilowatt), Massimiliano Civica, Michele Sinisi (Teatro Minimo), Carmen Giordano (Macelleria Ettore), Fabio Morgan (Teatro dell’Orologio di Roma), Tiziano Panici e Francesco Frangipane (Teatro Argot di Roma), ma anche personalità consolidate come Roberto Cavosi, Maria Teresa Compatangelo (Presidente del Centro Nazionale di Drammaturgia), Andrea Pocosgnich (Teatro e Critica), Stefano Cipiciani (Presidente del Premio Scenario), Alessia Innocenti (Consigliere di Fondazione Toscana Spettacolo).
Nella sua introduzione, Maurizio Panici ha confermato la volontà di Ar.Tè di farsi capofila di un progetto innovativo per i teatri del tempo presente che abbia Orvieto come laboratorio per nuovi linguaggi, aperto ai nuovi talenti e alle nuove compagnie delle scena contemporanea; un progetto di realizzazione di rete nazionale che comunque mantenga un forte legame con il territorio. Gli interventi di tutti i partecipanti hanno condiviso questa importante ipotesi di rete, così che in conclusione si è registrato l’impegno di dare avvio ad un confronto serrato per la sua realizzazione. A tale proposito Maurizio Panici ha annunciato, per i fine settimana del mese di aprile 2013, una nuova rassegna di teatro contemporaneo presso il rinnovato Teatro del Carmine.
Un altro importante momento della tre giorni è stato il lavoro di Giorgio Testa (Casa dello Spettatore), che ha condotto un laboratorio con il pubblico: Dentro la visione, progetto di formazione dello spettatore che ha come obiettivo quello di guardare e sostenere la visione di teatro contemporaneo, aiutandolo a conoscere nuovi linguaggi. Dopo questa prima esperienza, il lavoro di Giorgio Testa, programmato per la prossima stagione in vari teatri italiani, verrà portato avanti anche ad Orvieto in altri successivi momenti.
ARGOT OFF 2012
Membri della giuria
Maurizio Panici direttore artistico di Ar.Tè, Enrico Paolini direttore organizzativo di Ar.Tè, Antonio Audino giornalista e critico del Sole 24 ore, Luca Ricci presidente C.Re.S.Co. e direttore Kilowatt Festival, Andrea Pocosgnich fondatore e redattore della rivista online Teatro e Critica, Francesco Frangipane direzione artistica Argot Studio, Maria Bolasco
Motivazioni giuria
La giuria intende sottolineare la particolare difficoltà della scelta motivata dal fatto che i 5 spettacoli avessero caratteristiche completamente diverse tra di loro, inoltre il livello qualitativo e professionale espresso si è rivelato elevato e compiuto in tuti e cinque i casi. Ci fa dunque piacere sottolineare alcune caratteristiche dei singoli spettacoli che hanno colpito i membri della giuria.
Macellum – Matuta Teatro
Un lavoro sulla lingua, in rapporto con il dialetto, capace di generare azione e gesto, trasportando il testo di Heiner Muller in una dimensione del tutto particolare, in stretta connessione con le proprie origini.
Quando saremo grandi – La Fabbrica
Per la particolare coerenza formale e l’utilizzo consapevole di alcuni codici della ricerca storica e per la capacità di indicare alcune importanti tematiche inerenti allo smarrimento non solo giovanile, ma più in generale relativo ai nostri tempi.
Noi non siamo qui – Baby Gang
Per l’accurato lavoro dei singoli attori e del musicista nella creazione di una riconoscibile individualità scenica, con l’obiettivo di comporre un quadro articolato e movimentato intorno alle fragilità dell’essere contemporaneo.
Vanity Fair’s Snow White – Collettivo Pirate Jenny
Per le fratture ironiche di un possibile percorso narrativo e per la ricerca di una stilizzazione del gesto e dello spazio scenico.
Orlando Orlando – Indigena Teatro
Per una prospettiva tutta personale di lettura del testo, capace di suggerire lo smarrimento della propria identità fisica e interiore, questione tuttora irrisolta della nostra presenza nel mondo contemporaneo.
La giuria ha quindi determinato la possibilità di offrire un’occasione d’incontro con il pubblico romano, nell’ambito della stagione 2012/2013 del Teatro Argot, a Indigena Teatro con Orlando-Orlando per la compiutezza formale del lavoro. Inoltre il lavoro realizzato dall’attore Stefano Scandaletti coglie a pieno la sospensione fisica e temporale che il testo e il lavoro registico-scenico intendono suggerire.