Riceviamo dal coordinamento regionale di Sinistra Ecologia Libertà e pubblichiamo.
In questi giorni la politica e le istituzioni sono ancora una volta oggetto di scandali derivati da malcostume ed immoralità. Le vicende del Lazio stanno scoperchiando il mondo dei Consigli Regionali che, chissà per quale ragione, fino ad oggi nessuno aveva osato toccare. Immaginiamo che nelle prossime settimane assisteremo alla scoperta di nuovi comportamenti illeciti o approfittatori di risorse pubbliche, seppur ammantati dalla legittimità di leggi e regolamenti regionali che gli stessi autori di questi comportamenti si sono votati.
In Umbria non siamo immuni da questi processi. La stampa ha avuto la forza di chiedere e di pubblicare i bilanci di tutti gruppi: chiediamo che a questo segue la pubblicazione on-line dei riscontri in fatture e ricevute dei bilanci pubblicati. Sarebbe questo un atto di forte trasparenza che aiuterebbe a ricostruire un nesso tra istituzione regionale e cittadini.
In questo quadro, la scelta di certificare le spese e i bilanci è sicuramente giusta, ma è sbagliato assegnare tale compito a società esterne. Primo: perché sarebbe un ulteriore costo; secondo: perché i controllati pagherebbero i loro controllori; terzo: perché questa funzione potrebbe essere tranquillamente svolta dalla Corte dei Conti (organismo pubblico terzo e “super partes”).
La nostra Regione è, sempre in questi giorni, sotto attacco per la questione delle indennità dei dirigenti regionali. Questo tema venne sollevato, anche da noi di SEL qualche mese fa, quando venne fuori la delibera regionale che stanziava 2,5 milioni di Euro per le medesime indennità.
Sinistra Ecologia Libertà condivide l’indignazione dei tanti cittadini che stanno protestando contro quello che viene considerato un privilegio non sopportabile. Non sopportabile da chi a stento arriva a fine mese e non sopportabile ormai da un bilancio regionale sottoposto ai pesanti tagli della spending review del Governo Monti. L’indignazione che sale verso chi già è considerato fortunato tra i fortunati (dirigenti pubblici) è un qualcosa che non tocca solo loro, ma che inevitabilmente chiama in causa la politica e le forze di maggioranza, trasformando questa indignazione ancora una volta in contestazione della politica stessa. Ci chiediamo come sia possibile che in questo Paese a migliaia di pensionati venga richiesta indietro la quattordicesima, che sia possibile esodare migliaia di lavoratori/lavoeratrici perchè per questi non esiste mai il concetto di diritto acquisito, mentre per persone che già guadagnano ottimi stipendi si nascondano dietro il concetto di sacro e inviolabile diritto.
Per questo chiediamo che la Giunta Regionale compia alcuni atti immediati:
- 1. verifichi la possibilità di ritirare la delibera regionale di assegnazione dei premi ai dirigenti;
- elimini dalla pianta organica tutte le posizioni dirigenziali e direttive non ricoperte, così da liberare significative risorse da destinare al miglioramento dei servizi ai cittadini;
- 3. dia urgente esecuzione alla volontà dichiarata di ridurre sensibilmente i contributi ai gruppi consiliari e alla Giunta stessa;
- 4. riveda la legge regionale che ha istituito la pensione anche per gli assessori regionali che nella passata legislatura non erano stati eletti e abolisca da subito le consulenze ai dirigenti pensionati, i vitalizi e le liquidazioni ai Consiglieri.
Sinistra Ecologia Libertà ritiene che questi atti sarebbe un utile strumento per contrastare la giusta indignazione che anche dalla società umbra sta salendo.