VITERBO – Si è definito un po’ “sbilanciato” sul versante della vita. Parafrasando, tra un sorriso e l’altro, il titolo del suo ultimo libro uscito appena un mese fa. Ironico, riflessivo e profondamente intuitivo. Don Giosy Cento, lunedì 10 settembre, alle ore 21.30, porterà in piazza San Lorenzo, insieme al gruppo dei Parsifal, un repertorio di 15 canzoni appartenenti alla cosiddetta musica leggera cristiana. L’evento è inserito nel calendario della manifestazione “Militarydays”: una serie di attività culturali, musicali e sportive organizzate dal 13° corso allievi marescialli “Audacia” della Scuola sottufficiali dell’Esercito.
65 anni di vita, 40 di musica; 800 brani e 400 concerti in tutta Europa. “Mi autoritraggo ‘sbilanciato’ – afferma don Giosy – perchésono un creativo che infrange le regole e spesso, per questo, sono stato rimproverato”. Martedì 4 settembre, sul palco antistante Palazzo dei Papi, un gruppo composto da 25 persone tra musicisti, coristi e tecnici darà il via a uno spettacolo dove la musica, e la poesia cantata, faranno da padrone a uno dei luoghi più belli e suggestivi di Viterbo.
“Non sono io ad averla scelta; è stata lei a volere prepotentemente me. La musica – spiega Don Giosy – è costitutiva dell’essere umano. Tutto è melodia: la pioggia, il pianto di un bambino, il bacio di una mamma. Persino il silenzio. Chi crea musica non fa altro che raccogliere le note infinite sparse per tutto il mondo. Per cantare bisogna essere forti e veri, perché alle persone non piace ascoltare gli ambigui. Bisogna avere tanta energia da dare. Se alla fine di un concerto non si è stanchi vuol dire che lo spettacolo non è andato molto bene. La mia è una missione: trasmettere serenità e felicità, fare ridere la gente. Proprio ciò che il Vangelo insegna”.
La finalità del concerto è quello della solidarietà. Il ricavato, delle offerte, sarà devoluto a quattro associazioni onlus: “Una casa per Luca”, “Beatrice”, “Associazione Murialdo” e “Associazione italiana contro le leucemie – linfomi e mieloma”.
“Oramai – conclude don Giosy Cento – scrivo canzoni da 40 anni. Ho cominciato per caso. Inizialmente facevo cantare ai bambini le mie canzoni per approdare, successivamente, nelle piazze italiane e poi quelle europee. L’ispirazione e la creazione possono consumarsi anche in un solo istante. In questa impresa, nata dalla passione per la musica, non mi ha aiutato il coraggio, né l’incoscienza. E’ tutto merito della Provvidenza. Ad oggi, leggendomi indietro, mi chiedo chi abbia scritto i testi, alcuni meravigliosi per parole e musica. Sono sorpreso dal cammino che può fare, in tutto il mondo, una canzone religiosa”. Prossima tappa europea è Schaan, Liechtenstein, il 22 di settembre.