Quindici anni fa, Pier Luigi Leoni, cittadino orvietano di origini maremmane, pubblicò un saggio intitolato Orvieto kaputt: la vendetta del villano.
L’autore sosteneva la tesi che la città di Orvieto era dominata dagli ex contadini, pieni di comprensibile ma deleterio rancore, che ne avevano provocato la decadenza.
Nel momento attuale, in cui la decadenza di Orvieto sembra toccare il fondo, l’autore ha preso atto che la tela del ragno rosso (come aveva definito la struttura del potere locale) si è sfilacciata, mentre la concessione del Giubileo Eucaristico invita alla riconciliazione.
Perciò Leoni ha profondamente rimaneggiato il suo saggio e ne ha aggiornato il titolo.