La vicepresidente della Giunta regionale ed assessore al welfare ed istruzione Carla Casciari, in occasione dell’inizio dell’anno scolastico 2012-2013 previsto per mercoledì 12 settembre, ha inviato il seguente messaggio:
“Settembre, ci siamo. Riaprono le scuole umbre anche in Umbria.
“Il mio consueto saluto quest’anno lo rivolgo ai genitori e alle famiglie dei 118.692 ragazzi che da mercoledì ripopoleranno le aule della nostra regione.
Mi rivolgo a voi perché ritengo sia urgente e, in questo momento, indispensabile, stabilire un patto a difesa della scuola pubblica la quale rappresenta un bene che non va mai dato per scontato, un bene che occorre custodire e proteggere, anche dai colpi severi che la crisi economica sta assestando e che si ripercuote sugli ambiti che meno godono delle luci della ribalta. Solo chi vive quotidianamente e da vicino la scuola può cogliere gli sforzi che dirigenti scolastici, docenti e personale amministrativo stanno facendo per mantenere la qualità del nostro sistema educativo.
Per superare questo momento di trasformazione della scuola, dell’università e del mondo del lavoro occorre rinsaldare prima di tutto la fiducia in una scuola che sia “aperta a tutti” – come ricorda l’articolo 34 della Costituzione. Poiché le indicazioni della carta costituzionale rimangano attuali bisogna credere nella scuola, e questo non significa consegnare una delega in bianco a presidi, agli insegnanti e agli amministratori, ma al contrario, partecipare attivamente, evidenziare le criticità e lavorare insieme per cercare di garantire ai nostri ragazzi una istruzione di qualità e al passo coi tempi.
La scuola pubblica, oggi più che mai, non deve avere un colore politico, deve essere la scuola di tutti e, malgrado i dirigenti scolastici siano costretti a sdoppiarsi in diversi istituti, malgrado gli insegnanti siano costretti a correre dietro alle cattedre lasciando a malincuore ogni anno gli alunni dell’anno precedenti, malgrado le classi siano sempre più numerose in scuole sempre meno adatte, sono certa che la scuola umbra continuerà ad essere ricca, ricca di esperienza, di valorizzazione del merito, di nuovo competenze, di vitali contaminazioni sociali, un luogo dove convivono senza pregiudizio culture, saperi e i colori del mondo”.