(da Zorro, a cura di Gianni Marchesini)
C’era Bernucci, l’anarchico, che regalava a noi bardassetti il castagnaccio, che otturava la gola, e ci parlava di diversi incomprensibili ordini mondiali.
Su quella che ora si chiama Via della Costituente c’era quell’omone grande e grosso, col sinale bianco, che vendeva i lattarini fritti e soprattutto i semi, fondamentali prima di andare al Cinema Palazzo.
C’era la mitica Giovanna Menchinelli, che ci riempiva di fantastiche matite, gomme e carta assorbente.
E c’erano “Gli Svizzeri”. Paese delle meraviglie, fuori portata dei bambini ma luogo del cuore e occhi sgranati, in attesa di qualche magico pacchetto, regalo/premio dei genitori.
C’erano “Gli Svizzeri”. Ci sono ancora “Gli Svizzeri”. Ancora per poco.
Pare che la signora Rosanna sia stanca. Pare che sia stanco suo marito Gino, tutti siano stanchi di gestire lo stesso negozio dal 1864!…
E pare che in tutta Orvieto non ci sia neanche una persona, non una cordatina di imprenditori che non siano stanchi anche loro. Che abbiano la voglia, il tempo, i soldi per rilevare il locale e salvarlo dalle mutande che avanzano. Unico business che avanza, a Orvieto, come in tutte le città italiane. Le mutande. Mai visto tante. Tutte con marchi cubitali sull’elastico. Hic sunt leones. A proteggere volgarmente le pudenda.
Le mutande stravincono.Un consumo esagerato.
Stravincono le multinazionali della mutanda.
E “Gli Svizzeri”, ciao. Un altro pezzo della città che scompare, sconfitto dalla stanchezza, dalla crisi, dal costo della manodopera, dai gusti che cambiano e peggiorano, dai supermercati senza storia.
Un altro gazebo, tipo “Ufficio del Sindaco al Tribunale”, suppelcorso?
E chi li sente i tardivi censori misirizzi? Che Guevara, Pasionarie tardivi… Chi li sente? E quindi niente.
Un Cavaliere Bianco amante degli antichi stigli e delle antiche bottiglie dei distillati? Ne vedete all’orizzonte?
Si vedono solo mutandari. Arrendiamoci dunque alle griffatissime mutande.
Ciao, “Gli Svizzeri”. Forse siamo davvero troppo pochi a dispiacerci della vostra partenza. Forse allora è giusto così.
Rimarrete nei discorsi e nei rimpianti dei vecchi e degli eterni romantici.
Vomossi, nome smisterioso, ciao.