La Regione ha confermato anche per l’anno in corso l’applicazione di tariffe speciali nel trasporto pubblico locale a favore di persone con disabilità e appartenenti a fasce socialmente deboli: a precisarlo è l’assessore regionale ai trasporti in merito a notizie riportate dalla stampa che sollecitano un impegno della Regione in tal senso.
“Malgrado la grave e persistente crisi economica che si ripercuote in modo pesante anche sul trasporto pubblico locale e l’esiguità delle risorse a disposizione degli enti locali,la RegioneUmbria– ha detto l’assessore Rometti – mantiene alta l’attenzione per le categorie socialmente deboli, favorendo la fruizione dei mezzi pubblici attraverso agevolazioni tariffarie per le quali sono stati assegnati tutti i contributi ai Comuni. Nello specifico, allo scopo per il 2012 sono state destinate risorse pari a circa 434 mila euro, corrispondenti all’1 per cento dei finanziamenti del Fondo regionale per il trasporto su gomma. L’azione di aiuto alle persone con disabilità, prevista dalla Regione sin dal 1995 – ha aggiunto Rometti – con l’approvazione, lo scorso aprile, della nuova legge sul trasporto pubblico ha previsto, a partire dal prossimo anno, il raddoppio dell’impegno della Regione con l’innalzamento al 2 per cento della soglia del contributo da calcolare sul fondo regionale trasporti”.
“L’obiettivo – ha spiegato l’assessore – è di offrire ai cittadini svantaggiati la possibilità di usufruire, attraverso tariffe speciali, dei servizi di trasporto pubblico locale e di accedere alle agevolazioni tariffarie sulla base di criteri oggettivi. Per la ripartizione dei contributi dal 2013la Regionedovrà rivalutare, in base alla nuova legge regionale, i criteri di ripartizione delle risorse tra i Comuni che dovranno tenere conto in primo luogo delle persone disabili e poi delle altre categorie di cittadini socialmente deboli come i residenti pensionati, disoccupati e cassaintegrati con redditi familiari bassi. Inoltre, gli enti locali potranno determinare le misure delle tariffe da applicare – che potranno arrivare a consistenti riduzioni sul prezzo del biglietto – e stipulare convenzioni con le aziende che erogano il servizio di trasporto pubblico locale”.
Le vigenti modalità di ripartizione, valide per l’anno in corso, prevedono che il 70 per cento delle risorse disponibili siano assegnate in proporzione al numero dei residenti, mentre la restante quota è suddivisa in misura inversamente proporzionale alla densità della popolazione residente in ciascun Comune secondo l’ultimo censimento. I contributi sono poi erogati entro il 31 luglio dell’anno di riferimento ai Comuni che hanno presentato domanda debitamente documentata.