Con la conversione in legge del decreto “spending review”, è stata destinata una somma di 700 milioni esclusivamente per l’assistenza domiciliare dei malati di “Sla” e per coloro che sono affetti da patologie altamente invalidanti: lo comunica la vicepresidente della Regione Umbria con delega al Welfare, Carla Casciari, sottolineando che lo stanziamento di ulteriori risorse a copertura del Fondo rappresenta una “boccata di ossigeno” per quelle famiglie in cui sono presenti componenti affetti da grave disabilità. “L’articolo 23 comma 8 del decreto sulla Spending Revieuw – rende noto la vicepresidente – ha reintrodotto un beneficio collegato all’assistenza domiciliare per i malati di ‘Sla’ (Sclerosi Laterale Amiotrofica). Le Regioni, considerando che la destinazione delle risorse ai soli malati di ‘Sla’ creava una disparità nei confronti di tutte le persone non autosufficienti affetti da patologie altamente invalidanti, aveva chiesto al Governo, con esito positivo, l’estensione dell’intervento anche per questi ultimi soggetti assistiti presso il domicilio, la cui gestione ricade prima di tutto sulla famiglia e sui comuni che riescono a garantire con grande difficoltà sostegno ai familiari”.
“Oltre ad accogliere l’emendamento presentato dalle regioni – ha detto Casciari – va evidenziato che il finanziamento è strettamente riservato all’ambito sociale in quanto interviene a sostegno del lavoro di cura che la famiglia sostiene, escludendo gli interventi sanitari”.
“Preso atto dell’impegno positivo in tal senso – ha concluso la vicepresidente Casciari – in un momento di grave crisi economica che ha penalizzato fortemente i servizi sociali e quelli sanitari, è opportuno che il Governo individui risorse adeguate che possano garantire il benessere di tutti i cittadini con un occhio attento alle fasce più fragili, come appunto quella della non autosufficienza in generale. A partire dal 2010 infatti, oltre a un pesante impoverimento dei fondi ‘strutturali’ di carattere sociale, il Governo ha proceduto solo con micro finanziamenti, senza inquadrarli in un quadro di riferimento organico di interventi rivolti alla non autosufficienza nel suo complesso”.
“Ci auguriamo – ha concluso la vicepresidente – che il Governo al più presto prenda in considerazione tutte le situazioni, a partire dal rifinanziamento del Fondo nazionale per le non autosufficienze che da due anni è stato completamente privato di risorse”.